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Immigrati, Capo Stato alla Ue: "Politica comune"

Emergenza profughi, Napolitano: "Francia sul trattato di Schengen ha un'interpretazione restrittiva. Serve linea condivisa"

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi è salito al Quirinale per illustrare l'intesa raggiunta per affrontare l'emergenza immigrazione, che vive giornate drammatiche per gli arrivi dei clandestini da Tunisia e Libia. Insieme al Cavaliere, si sono recati al colle il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, quello per i Rapporti con le regioni, Raffaele Fitto, il sottosegretario Gianni letta, il presidente della Conferenza dei presidenti delle Regioni, Vasco Errani e il presidente dell'Anci, Sergio Chiamparino. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso apprezzamento per l'intesa, ma ha voluto sottolineare come ora servano "comportamenti coerenti e solidali sia sul piano nazionale sia, dovunque, a livello regionale e sociale". Secondo il Capo dello Stato, per far fronte all'emergenza immigrazione è di "essenziale importanza" l'attuazione dell'accordo bilaterale raggiunto con la Tunisia e "ancor di più la definizione di orientamenti comuni in sede europea". Sulla polemica che sta lacerando i rapporti tra Italia e Francia (Sarkozy in barba al trattato di Schengen ha de facto chiuso le frontiere; ascolta il videoeditoriale del vice direttore di Libero, Massimo de' Manzoni, sulla questione) è voluto intervenire anche Napolitano. Per l'inquilino del quirinale bisogna "superare le incomprensioni e le tensioni" che derivano dall'interpretazione troppo restrittiva della Francia sugli accordi di Schengen.

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