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Cav, tre riforme: "Giustizia, poi fisco e Costituzione"

Berlusconi: "Fini e Casini mi intralciavano, stavano dalla parte delle toghe". Assetto costituzionale: "Più potere al Premier"

Federica Lazzarini
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"L'Italia ha bisogno di tre riforme: riforma della giustizia, dell' architettura costituzionale e del fisco. Io riuscirò a farle tutte e tre".  Queste le parole del premier Silvio Berlusconi intervenuto venerdì 8 aprile alla cerimonia di premiazione delle giovani eccellenze del Campus Mentis a Roma. RIFORMA GIUSTIZIA - Berlusconi ha sostenuto di essere vicino all'approvazione della riforma della giustizia di cui il paese ha bisogno: " Nelle precedenti legislature Fini e Casini mi hanno ostacolato: stavano dalla partedell toghe politicizzate, dei privilegi della magistratura". Adesso le cose starebbero diversamente: "La maggiornaza è più esile nei numeri ma più solida nelle intenzioni. La riforma passerà". RIFORMA ARCHITETTURA COSTITUZIONALE - "I nostri padri costiutuenti, uscendo dal fascismo, hanno tolto potere al primo ministro e lo hanno affidato a tre organi: il Parlamento, la Corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica. Ora è tempo di cambiare le cose - ha detto il premier -. Ho in mente una grande riforma dell'architettura costituzionale di questo paese". Berlusconi vorrebbe portare in Parlamento "un vero purosangue", in termini di riforma costituzionale, ha però previsto che dalle due Camere uscirà appesantito come "un ippopotamo". RIFORMA FISCALE - Il premier ha poi esposto la terza ed ultima riforma necessaria per il rilancio del Paese: "C'è una selva di leggi che imbrigliano imprenditori e parti sociali. Siamo pronti ad una riforma del fisco che cancelli tutte le norme in ambito tributario". 

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