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Generali, arriva Galateri. Mr Tod's: "Nessun disegno"

Cda del Leone investe il presidente in uscita da Telecom: succederà a Geronzi. Della Valle: "Politica non c'entra". Bolloré: "Molto lieto"

Andrea Tempestini
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A due giorni dal passo indietro di Cesare Geronzi dalla presidenza di Generali, il consiglio d'amministrazione del Leone di Trieste ne ha designato il successore. Si tratta di Gabriele Galateri di Genola, presidente uscente di Telecom, da subito considerato in pole position per la poltrona. La notizia è stata fatta trapelare prima da fonti vicine al consiglio del Leone. L'indicazione di Galatieri, come previsto, è ufficialmente arrivata nel corso del Cda inziato venerdì sera alle 18: Gabriele Galateri di genola è stato nominato all'unanimità presidente di Generali. Il primo commento alla nomina è arrivato dal vice presidente del colosso assicurativo, Vincent Bollorè, che rispondendo ai giornalisti ha dichiarato: "Sì, sono molto lieto. E' un uomo intelligente, lo conosco dai tempi di Mediobanca". GALATERI: "SONO FELICE" - Poi un primo commento è arrivato anche dal nuvo numero uno del Leone di Trieste. "Sono felice di essere rientrato in un consiglio a cui ho già partecipato in passato", ha spiegato Galateri. "L'impegno che mi propongo è di consentire alla società di raggiungere traguardi ancora più ambiziosi di quelli che sino ad ora ha raggiunto. DELLA VALLE: "NESSUN DISEGNO POLITICO" - Il secondo a parlare è stato Diego Della Valla, considerato il personaggio chiave per le dimissioni di Geronzi. Il patron di Tod's e consigliere di Generali, all'uscita dal Cda ha voluto respingere il disegno secondo cui il 'ribaltone' in Generali nasconda manovre di palazzo consumate sullo scivoloso confine che divide finanza e Parlamento. "Non c'è nessun disegno politico dietro. Sono stupidaggini", ha tagliato corto della Valle rispondendo ai giornalisti che lo incalzavano sulle ultime vicende del Leone di Trieste.  "Io non faccio politica, e nessuno della politica ha disturbato questo cambiamento che io considero un ottimo cambiamento. E' stata fatta un'operazione di mercato, fa parte di persone che vogliono guardare avanti e soprattutto di tanti italiani che dicono: 'facciamo le cose, diamo una mano al Paese', e questo noi lo stiamo già facendo". Mr Tod's ha poi aggiunto che le ultime vicende che hanno avuto il loro epicentro a Trieste non comporteranno "alcuna ricaduta su Mediobanca", e che la nomina di Galateri "è un bel segnale per il Paese: ora si ricomincerà a pensare a creare valore per gli azionisti". PROFILO ISTITUZIONALE - Tra i consiglieri di Generali è  stato così raggiunto il consenso sul nome di Galateri di Genola, il cui mandato in Telecom si concluderà con l'assemblea del prossimo 12 aprile. Secondo i consiglieri del Leone di Trieste, quello di Galateri è il nome più adatto per il vertice del Leone per il suo profilo istituzionale e di prestigio internazionale, per gli ottimi rapporti con le istituzioni e anche per l'età anagrafica. Galateri, inoltre, per cinque anni è stato all'interno del Consiglio di amministrazione di Generali. CONVERGENZA SUL NUOVO PRESIDENTE - Nel pomeriggio di giovedì, Galateri si era recato in Mediobanca. Sul suo nome si sarebbe cristallizzata una significativa convergenza tra i soci, compresi quelli che erano più vicini a Geronzi prima della sua clamorosa uscita di scena e quelli vicini a Vincent Bolloré, che nel corso delle consultazioni avrebbe proprio indicato il presidente uscente del gruppo telefonico come fiugra ideale proprio per i suoi trascorsi in Mediobanca. Anche in questa occasione, Galateri si è confermato il trait d'union della finanza italiana, chiamato a ricoprire ruoli di garanzia nelle grandi fasi di transizioni. Fu infatti Galateri a traghettare Mediobanca dopo l'addio di Maranghi fino a quando proprio Geronzi ne prese il posto. Inoltre, al fianco di Bernabè, Galateri inaugurò da persidente l'era Telco in Telecom Italia.

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