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Libia, Gheddafi riappare in tv. Assedio a Brega

Offensiva lealista dopo l'avanzata degli insorti. Zuma e delegazione africana da Gheddafi per accordo su cessate il fuoco

Rosa Sirico
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Cinque leader africani a colloquio con Muammar Gheddafi per raggiungere un'intesa sul cessate il fuoco. Intanto, le forze del raìs sono tornate ad attaccare Agedabia, costringendo i ribelli alla ritirata e Gheddafi riappare alla tv di Stato.  Gli attacchi governativi hanno ribaltato la situazione, perché le forze anti-Gheddafi erano riuscite ad avanzare verso il porto di Brega, a 65 chilometri da Agedabia, catturando anche due fedeli del raìs. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali, secondo cui i lealisti hanno bombardato a tappeto la periferia ovest e i suoi ingressi, prendendo di mira le milizie ribelli in ritirata. IL RAIS IN TV - A sorpresa Gheddafi è ricomparso alla televisione di Stato, che ha mandato in onda alcune riprese in cui si vedeva il leader libico entrare in una scuola elementare di Tripoli: circondato dalle guardie del corpo, addosso il tradizionale burnus marrone, gli occhiali da sole sul volto, Gheddafi si è mescolato agli alunni, che nel frattempo scandivano in coro slogan anti-occidentali. Secondo l'emittente, la visita all'istituto è avvenuta sabato mattina. L'ultimo messaggio conosciuto del colonnello risaliva a tre giorni fa, quando scrisse al presidente americano Barack Obama per chiedergli di fermare la "crociata colonialistica" della Nato contro la Libia. La sua precedente apparizione in tv era invece stata il 4 aprile, vicino alla propria residenza-bunker, mentre era intento a salutare una folla di sostenitori. L'OFFENSIVA LEALISTA - L'attacco in corso è una vera e propria controffensiva, che arriva dopo l'avanzata dei rivoltosi verso Marsa el-Brega, altra località strategica situata 80 chilometri più a sud-ovest.  Il contrattacco lealista è diventato così intenso che i capi dei ribelli hanno ordinato l'evacuazione dell'unico ospedale di Agedabia, troppo vicino al teatro dei combattimenti. Nel frattempo hanno lasciato la città anche i pochi gruppi familiari rimasti che non erano coinvolti nelle ostilità. OBIETTIVO, 'CESSATE IL FUOCO' - La delegazione  africana in Libia  sarà guidata dal presidente sudafricano Jacob Zuma, e da quelli di Congo, Mali, Mauritania e Uganda.  I rappresentanti dell'Unione africana, inoltre, “incontreranno il Consiglio nazionale transitorio a Bengasi il 10 e l'11 aprile. Entrambi gli incontri saranno volti a raggiungere un'immediata attuazione del cessate il fuoco e l'avvio di un dialogo  politico tra le due parti. La visita si sarebbe dovuta tenere il mese scorso, ma in quel caso la Nato non aveva autorizzato l'arrivo dell'aereo dell'Ua a causa della no fly zone.  La missione dell'Ua si svolge dopo che il suo presidente, Teodoro Obiang Nguema, martedì scorso aveva condannato gli interventi stranieri in Libia e Costa d'Avorio. IL CAPO DEI RIBELLI IN ITALIA - Il presidente del Consiglio nazionale transitorio di Bengasi, Mustafa Abdul Jalil, martedì sarà a Roma. si tratta della  sua prima visita all'estero, da quando è alla guida politica dei ribelli. L'ex ministro della Giustizia libico sarà ricevuto dal ministro degli Esteri, Franco Frattini,  dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

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