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In mostra la 'settima arte', si aprono le porte di Cinecittà

Per il loro 74° anniversario gli studi accolgono il pubblico e presentano una mostra per scoprire il grande cinema internazionale

Andrea Tempestini
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Passeggiare nella Broadway della seconda metà dell'800 con la sensazione di rischiare un incontro con gli individui più loschi e terribili di New York, e poi essere catapultati ai tempi di Cleopatra rimanendo comunque a due passi dal Colosseo quello vero, è una realtà che un'unica città al mondo può offrire: Roma, con la sua Cinecittà.  Gli Studios italiani più famosi al mondo in oltre 70 anni hanno ospitato registi e divi pronti a tutto pur di girare nella famosa “Hollywood sul Tevere” - così era definita Roma nell'epoca della Dolce vita proprio grazie alla favolosa Cinecittà- contribuendo ad alimentarne la fama e il prestigio. Per il 74° anniversario dalla loro fondazione – Cinecittà vide la luce nel 1937- gli Studios capitolini aprono le porte al pubblico con “Cinecittà Si mostra” un'esposizione che sarà inaugurata il 28 aprile. UNA FABBRICA DI SOGNI- La chiamavano “la fabbrica dei sogni”, e di sogni ne ha costruiti, ospitati, realizzati tanti, se si pensa che a Cinecittà hanno preso vita ben oltre 3000 film tra i più famosi. Da qui è passato Martin Scorsese con un pool di divi hollywoodiani capitanati da Leonardo di Caprio per girare “Gangs of New York”, e qui sono stati ospitati i set di film diventati ormai patrimonio della storia della cinematografia come “il Paziente inglese”, o “Ben Hur” o ancora “La Dolce vita”. Kolossal senza tempo, cult movies  o anche semplici serie tv, italiane e non, tra le più amate del piccolo schermo, quelli che Cinecittà racchiude tra le sue mura sono gli ingredienti segreti di una formula di successo che tutto il mondo ci invidia e che oggi torna, in attesa del Museo del Cinema che la Capitale aspetta da tempo e che sembra sia tra i progetti da realizzare nei prossimi mesi, ad essere a disposizione del pubblico. Dalla progettazione al prodotto finito, la mostra si apre con due sale destinate ai costumi di scena e alle scenografie per poi passare ad immagini tratte dalle scene più significative dei kolossal che negli anni sono passati per gli storici studi cinematografici. La Palazzina Fellini poi ospita spazi dedicati al produttore, alla storia degli Studios romani e ai ritratti dei grandi protagonisti che hanno contribuito a renderli magici, per poi  passare alla visita degli ambienti esterni di Cinecittà, un vero e proprio tuffo nella cinematografia internazionale, un posto dove rivivere la magia delle scene più belle, “il posto ideale, il vuoto cosmico prima del big bang” come amava definirla il grande Federico Fellini. di Donatella Perrone

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