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Fine dell'odissea: l'Asso 22 è libero dopo un mese

Il rimorchiatore è stato rilasciato nel corso della notte senza pagamento di riscatto. Gli otto italiani in buone condizioni di salute

Andrea Tempestini
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L'odissea del rimorchiatore Asso 22 è terminata dopo un mese di sequestro e gli armatori non hanno dovuto pagare alcun riscatto. Il primo contatto radio è giunto poco prima della mezzanotte di venerdì sera con la nave militare Bettica, che fa parte delle forze Nato al largo della Libia. Si è appreso che l'imbarcazione sotto sequestro dallo scorso 17 marzo, quando fu presa a Tripoli, con 8 italiani a bordo su 11 marinai totali, era libero ed aveva già raggiunto le acque internazionali. Il rimorchiatore, secondo quanto si è appreso, sta facendo rotta verso Malta, dove è atteso per le 18 di sabato. Dopo un rifornimento di carburante dovrebbe ripartire alla volta dell'Italia. EQUIPAGGIO STA BENE - Nel corso della notte il rimorchiatore ha raggiunto il pattugliatore della Marina, il cui equipaggio ha visitato a bordo i marinai: sono tutti in buone condizioni. Nel corso del sequestro si è appreso che le milizie libiche hanno consentito all'equipaggio di avere contatti con la compagnia e con i familiari. Lo scorso mercoledì il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, aveva confermato che la situazione del rimorchiatore sequestrato era sotto costante monitoraggio, e aveva escluso ogni "azione di forza" per liberarla. "L'ipotesi - aveva spiegato La Russa - non è mai stata presa in considerazione perché le notizie che abbiamo ci inducono a non mettere a repentaglio la vita degli ostaggi".

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