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Finisce in manette il 'cassiere' del clan dei Casalesi

Arrestato Vincenzo Schiavone: scovato nella clinica in cui era ricoverato. Era tra i 100 latitanti più pericolosi d'Italia

Andrea Tempestini
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La polizia ha arrestato nella notte a Sant'Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, Vincenzo Schiavone, considerato il "cassiere" del clan dei Casalesi ed inserito nell'elenco del Viminale dei 100 latitanti più pericolosi. Il camorrista, classe 1974, è stato arrestato nella clinica presso cui era ricoverato. L'arresto segue di due giorni quello di Francesco Campana, il boss della Sacra corona unita pugliese. BLITZ - L'operazione è stata coordinata dal Servizio centrale operativo (Sco) ed eseguita dagli uomini della squadra mobile di Avellino e del commissariato di Sant'Angelo dei Lombardi. Schiavone era ricercato dall'ottobre del 2008, quando era sfuggito all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I principali capi d'imputazione a suo carico sono associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione pluriaggravata, ricettazione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco. CHI E' - L'arrestato, personaggio di spicco del clan che fa capo a Francesco Schiavone, soprannominato "Sandokan", è ritenuto non soltanto un killer del gruppo, ma anche contabile e organizzatore delle estorsioni per conto del clan. Nel 2008 riuscì a sfuggire alla cattura, ma la polizia sequestrò il suo computer nel quale era annotata l'intera contabilità del clan, compresi i nomi di tutti gli imprenditori e commercianti che venivano sottoposti a taglieggiamento. Vincenzo Schiavone è soprannominato 'o copertone', per la sua abitudine, ovvero quella di 'firmare' gli omicidi dando fuoco al cadavere della vita, accanto al quale ammassa copertoni d'auto.

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