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Vendola, conti e contratti irregolari Consulta: "Legge regionale illegittima"

Regione Puglia viola patto di stabilità ma proroga posti di lavoro pubblici. La Corte costituzionale condanna Nichi

Giulio Bucchi
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Conti pubblici in disordine e contratti di lavoro indebiti fanno fare una brutta figura a Nichi Vendola. La Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità della legge 10 del 2 agosto 2010 della Regione Puglia, retta dal leader di Sinistra ecologia e libertà, che salvaguardava "incarichi dirigenziali e contratti di lavoro" nonostante la Regione non avesse rispettato il patto di stabilità interno. In pratica, pur non avendo fondi a sufficienza Vendola aveva prorogato rapporti di lavoro subordinato e autonomo a tempo determinato. Il Governo italiano aveva impugnato la legge ritenendo violati i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica. Il patto di stabilità interno prevede infatti la revoca di incarichi dirigenziali esterni e di contratti di lavoro a tempo determinato, stipulati a seguito di atti adottati in violazione del patto di stabilità. Una prassi che Vendola ha deciso di violare pur di non tagliare consulenze e apparato burocratico. La Suprema Corte non ha neppure accettato il fatto che la Regione Puglia avesse abrogato la legge con una successiva disposizione del 30 marzo 2011. Per otto mesi, infatti, la legge censurata è stata in vigore.

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