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La Moratti svela Silvio: "Lavora a un nuovo partito"

Letizia a 'Oggi': "Pensa a nuovo progetto dopo il Pdl". Ma Cav tira dritto: "Maggioranza c'è, ora avanti con le riforme"

Giulio Bucchi
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"Berlusconi è finito? Ma se sta lavorando per un nuovo partito...". A svelare le carte del premier, in un'intervista rilasciata al settimanale Oggi in edicola mercoledì, è Letizia Moratti. Un annuncio col botto, quello del sindaco uscente di Milano e avversaria di Giuliano Pisapia ai ballottaggi del 29-30 maggio, che aggiunge carne al fuoco a questa già succosa fine di campagna elettorale. TUTTI PER LETIZIA - Quel che è certo è che, leader di Pdl o Forza Italia che sia, Silvio Berlusconi, sarà in prima linea a favore della Moratti. Nonostante i guai con l'Agcom, infatti, il Cavaliere non rinuncia a dire la sua su Pisapia e il rischio di politiche troppo lassiste sulla sicurezza e l'immigrazione in città. Accanto al premier, c'è anche Umberto Bossi, atteso in città per un comizio pro-Moratti. "Non abbiamo ancora deciso che cosa organizzare per la chiusura della campagna elettorale", spiega il candidato sindaco. Si tratterà sicuramente di "un evento festoso", in programma per venerdì. Difficile che entro quel giorno si assista ad un altro faccia a faccia con l'avversario del centrosinistra: "Riguardo al confronto sul Ptg - spiega la Moratti a proposito della proposta di Assimpredil - io ci sarò e mi auguro ci sia anche Pisapia". Che, però, sta declinando gli inviti. "Prima mi deve chiedere scusa per la scena vergognosa a Sky Tg24", risponde piccato il vendoliano. CAV: "ORA IL PIANO DI RIFORME" - Ma nonostante le indiscrezioni rivelate dalla Moratti, dopo il voto di fiducia sul decreto omnibus, Berlusconi fa capire chiaramente di voler andare avanti spedito con la sua squadra e con il programma del governo. Il voto alla Camera "è la conferma che c'è una maggioranza", ha spiegato ai cronisti di Monetcitorio. Con questa maggioranza, ha proseguito il premier, "si può lavorare e attuare quel piano importante di riforme che finora, dati i contrasti e i veti dentro la maggioranza, non avevamo potuto realizzare". La rotta da seguire verrà tracciata nel consiglio di presidenza del Pdl che si riunirà mercoledì mattina "per prendere atto che c'è questa maggioranza e per confermare il programma di governo per i prossimi due anni". Lasciando la Camera, a chi gli ha chiesto un commento sulle indiscrezioni sui contatti tra la Lega Nord e il Partito Democratico per una nuova legge elettorale sul modello proporzionale, il presidente del Consiglio ha tagliato corto: "Non ne so nulla".

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