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Silvio alza bandiera bianca: più tasse per i ricchi

Berlusconi incontra Draghi e Napolitano. Lavora dietro le quinte: non vuole il "contributo di solidarietà" per i redditi superiori a 90mila euro. Ovvero la patrimoniale. Pdl, sollevazione anti-Tremonti. Bossi ringhia sulle pensioni. CdM forse venerdì

Andrea Tempestini
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Scende in campo anche Silvio Berlusconi. Il premier, dopo aver lasciato la scena al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha illustrato il suo piano anti-crisi alle Commissioni, ha iniziato un fitto giro di visite. Prima il governatore di Bankitalia, Mario Draghi. Poi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ritornato di fretta e furia dalle vacanza da Stromboli chiede al più presto una copia, nero su bianco, delle misure che il governo ha intenzione di varare per calmare la tempesta che sta scuotendo i mercati (giovedì, Piazza Affari, ha finalmente archiviato una seduta decisamente positiva). Bisogna agire in fretta e frenare i molti malumori. A quelli scontati delle opposizioni (Bersani ha eretto le barricate, Casini ha bollato Tremonti come "scemo da ricoverare", Di Pietro ha come suo solito sbraitato) si è aggiunto anche quello di una fronda del Pdl molto vicina al premier (tra loro Guido Crosetto e Giorgio Straquadanio), nonché il ruggito di Umberto Bossi ("lasciate stare i pensionati. La patrimoniale? Roba da sinistra"). Cdm venerdì 12 agosto? - Il problema è che, come il Cavaliere ha più volte sottolineato, "su questa manovra ci metto la faccia". E gli scenari prospettati da Tremonti - definiti "fumosi" da Bossi - lasciano intendere che tra i meandri del decreto legge possano trovare diritto di cittadinanza le misure più invise a Berlusconi. Il primo problema è che il tempo stringe. Sempre di più. Inizialmente il varo del decreto era previsto per il 18 agosto. Poi per il 16. Ora, addirittura, si sussurra che la data possa slittare al 12 agosto, venerdì: i ministri sarebbero stati allertati. Patrimoniale ed "eurotassa" - Il secondo problema, invece, riguardarebbe proprio i contenuti: tassare le rendite finanziarie, taglio degli stipendi pubblici, interventi sulle pensioni, inserimento del 'licenziamento facile'. Queste le misure poco popular e ancor meno liberal dalla cui morsa il premier vorrebbe sottrarsi (LEGGI TUTTI I POSSIBILI INTERVENTI). Le modifiche degli articoli 41 (libertà d'impresa) e 81 (pareggio di bilancio per legge) della Costituzione non bastano a Berlusconi per sorridere. Il punto che Berlusconi proprio non riesce a digerire, però, è quello che riguarda la patrimoniale: sembra difficile riuscire a evitarla, anche se mascherata da "contributo di solidarietà" sui redditi superiori ai 90mila euro. Chiamatelo "contributo di solidarietà" oppure "eurotassa", ma rimane sempre la patrimoniale. Bossi: "Non mi convince" - In serata il leader della Lega, Umberto Bossi, si reca a Palazzo Grazioli per incontrare il premier e  fare "il punto della situazione". Intercettato dai giornalisti che gli domandano se domani si riunirà il Consiglio dei ministri, Bossi ha replicato: "Vado a vedere. Oggi non era ancora chiaro niente". Poi il Senatùr non si è risparmiato qualche rapida ma lapidaria frecciata al ministro Tremonti (dopo quelle tirate nel pomeriggio). "Non mi ha convinto" ha commentatoin merito all'audizione in Parlamento e, in particolare sul fronte pensioni: "Bisogna saper dire anche di no, perché altrimenti si rischia una crisi". Andrà anche la Lega al Quirinale? Chiedono i cronisti circa l'eventualità di un suo incontro con il Presidente Napolitano, alla stregua di quelli previsti con il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini e il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, "Se bisogna farsi vedere, vado...", risponde secco Umberto. L'incontro con Draghi - Prima di recarsi al Quirinale - il colloquio con Napolitano, a cui erano presenti anche lo stesso Tremonti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, è durato poco meno di un'ora ed è terminato intorno alle 18 - Berlusconi ha avuto un faccia a faccia con il governatore della Banca d'Italia e prossimo numero uno della Bce, Mario Draghi. Secondo quanto si è appreso, il colloquio è stato chiesto proprio dal presidente di Palazzo Koch, che preoccupato dall'incessante altalena dei mercati chiede risposte dal sistema economico italiano (in stretto coordinamento con il governatore dell'Eurotower, Jean-Claude Trichet. L'incontro tra Draghi e Berlusconi è durato circa 45 minuti, e come risultato avrebbe partorito proprio l'anticipazione del Consiglio dei Ministri a venerdì.

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