Silvio fa il 'galletto' con Sarkò
"Nicolas, ti ho dato la donna"
La solita rivalità tra noi e i galletti: calcio, vino, formaggio e donne. Forse c'è anche questo dietro la battuta che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rivolto al collega transalpino Nicolas Sarkozy nel corso della conferenza stampa durante il recente vertice italo – francese. Sarkò parla e Silvio allunga il braccio, gli fa un cenno e sussurra qualcosa che nulla ha a che vedere con la politica. “Moi, je t'ai donnè ta femme!”. Che, tradotta, suona un po' così: guarda, caro Nicolas che ti ho "regalto" quella che è la tua donna. D'altronde Carla Bruni è italiana e, forse, questa è la volta buona che l'ex modella scenderà in piazza a bruciare il passaporto italiano. Nel Belpaese, intanto, due deputate del Pd si sono date da fare immediatamente: Anna Paola Concia e Donata Gottardi denunceranno il premier per disprezzo della dignità femminile, portando a proprio sostengo altre battute del Cavaliere che sottolineerebbero l'astio berlusconiano per il gentil sesso. Dal consiglio rivolto ad una precaria di “sposare un miliardario”, in piena campagna elettorale, all'uscita che per combattere l'emergenza stupri occorrerebbe un soldato per ogni bella donna che passeggia per strada. Poi, chissà cosa intendeva dire davvero Berlusconi con l'ultima uscita. Magari ha voluto ricordare al capo di Stato francese quanto sono belle le donne di casa nostra, una strenua difesa patriottica. Oppure l'orgoglio nazionale non c'entrava alcunché, ma semplicemente si è trattato di un sussulto personale: ti ho donato tua moglie, perché io mi sono tirato fuori dalla competizione. Se fosse così, allora la battuta farebbe ancor più ridere. Dario Mazzocchi