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L'ultima verità su Steve Jobs "Avrebbe potuto salvarsi"

Amri, oncologo di Harvard, spiega: "Le cure alternative lo hanno condotto a una morte anticipata". La madre biologica, malata, non sa della morte.

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Steve Jobs avrebbe potuto salvarsi. Almeno secondo Ramzi Amri, un oncologo dell'università di Harvard, che ha dichiarato all'interno del forum interdisciplinare Quora che la decisione del fondatore della Apple di ricorrere a cure alternative lo ha portato "senza ragione ad una morte anticipata". Jobs, infatti, fermo sostenitore della medicina alternativa, una volta venuto a sapere del cancro che l'aveva colpito (durante un controllo di routine), aveva aspettato ben nove mesi prima di decidersi a sottoporsi all'operazione presso lo Standford University Medical Center di Palo Alto  per asportarlo. Il tumore non era mortale- "La grande confusione è nata dal fatto che i media hanno sempre attribuito a Jobs un cancro al pancreas", sottolinea Amri, spiegando che "anche se il suo tumore avrebbe potuto avere origine nel pancreas,  non era il temutissimo adenocarcinoma pancreatico, che nel 95% dei casi colpisce il pancreas, senza lasciare speranze". Quello di Jobs, invece, era un tumore neuroendocrino che se asportato in tempo raramente porta alla morte. Reazioni sul web-  Le dichiarazioni di Amri, che da un anno e mezzo dedica le sue ricerche al tipo di tumore che aveva colpito Jobs, hanno scatenato non poche polemiche in rete.  "Non era mia intenzione offendere chi piange la sua scomparsa - ha replicato l'oncologo-. Ho il più profondo rispetto per Jobs e la sua eredità. Agisco proprio in coerenza con il suo modo progressista di vedere il mondo, perché possiamo tutti imparare dai suoi errori". La madre di Jobs- E mentre tutto il mondo rende omaggio all'inventore dell'i-phone e dell' i-pad, l'unica a non sapere della sua morte, come rivela il 'Daily Mail' è proprio la  madre biologica.  Joanne Simpson, questo il nome della donna, che aveva dato il figlio in adozione dopo essere rimastab incinta quando era una studentessa, è, infatti, affetta da una grave forma di demenza ed è ricoverata in una casa di cura a Los Angeles dove hanno preferito non comunicarle la notizia.        

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