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Silvio non vuole mollare: cambieremo questo Paese

Berlusconi in un videomessaggio all'Italia: Ora realizzare le riforme concordate con l'Europa. Il mio impegno raddoppierà / Il video

Lucia Esposito
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In un video messaggioda Palazzo Chigi il premier si è rivolto alla Nazione. Ecco alcuni passaggi del suo discorso: "Dobbiamo uniti far fronte insieme alla crisi, è venuto il momento di mettere da parte le faziosità. Dobbiamo realizzare le riforme concordate con l'Europa, nessuno potrà portarci via la nostra sovranità e la nostra autonomia nelle decisioni. Siamo un grande Paese e noi saremo al servizio dell'Italia", afferma l'ex premier. "A quanti hanno esultato per quella che definiscono la mia uscita di scena voglio dire che raddoppierò la mia forza in Parlamento. Non mi attendo riconoscimenti, ma non mi arrenderò finchè non saremo riusciti a liberare il Paese dalle incostrazioni ideologiche e corporative", spiega l'ex presidente del Consiglio. Guarda il videomessaggio di Berlusconi su LiberoTv Leggi l'intervento integrale di Silvio Berlusconi L'insediamento - Silvio Berlusconi cita il suo discorso di insediamento: "Ringrazio gli italiani. Grazie per l'affetto e la forza che ci avete trasmesso e che ci hanno permesso di raggiungere molti degli obiettivi che ci eravamo prefissi fin dal 1994, dal giorno in cui annunciai la mia discesa in campo. Quel giorno ha cambiato la storia dell'Italia. Al credo politico che pronunciai allora non sono mai mai  venuto meno. Fu, e rimane, una dichiarazione d'amore per l'Italia.  “L'Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato, da mio padre e dalla vita, il mio mestiere di imprenditore. Qui ho appreso la passione per la libertà. Non cambio una virgola di quelle parole. Quell'amore e quella passione sono immutati. Per l'Italia come società libera, di donne e uomini, dove non ci sia la paura, dove al posto dell'invidia sociale e dell'odio di classe stiano la generosità, l'amore per il lavoro, la tolleranza, il rispetto della vita, la solidarietà che è figlia della giustizia e della libertà.  Governi longevi - Sulla base di quelle idee, i nostri concittadini mi hanno scelto per guidare governi che sono stati i più longevi nella storia della Repubblica. I governi i che prima duravano in media meno di un anno appartengono ormai  al passato. Gli italiani conoscono adesso la stabilità e l'alternanza. È chiaro a tutti che non esiste un'alternativa di governo politico rispetto al nostro che ha servito l'Italia col supporto della maggioranza espressa dal voto. Al tempo stesso, nella libertà e responsabilità delle nostre decisioni, e secondo il principio di delega parlamentare che è il cuore del processo democratico in Italia, siamo pronti a favorire gli sforzi del Presidente della Repubblica per dare subito al paese un governo di elevato profilo tecnico, reso forte da un largo consenso parlamentare.  Noi faremo il nostro dovere".

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