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Polonia, procuratore scomodo si spara davanti ai giornalisti

Mikolaj Przybyl sta indagando sull'incidente in cui morì il presidente Kaczynski. Accusato a sua volta, tenta il suicidio: è salvo

Giulio Bucchi
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Ha congedato i giornalisti dopo la conferenza stampa, chiedendo qualche minuto di riposo. Quindi ha chiuso la porta e dopo pochi secondi si è sparato. Ha tentato il suicidio ma è salvo Mikolaj Przybyl, il procuratore militare che stava indagando sulle fughe di notizie riguardo all'incidente aereo di Smolensk in cui il 10 aprile 2010 perse la vita il presidente polacco Lech Kaczynski. Przybyl era stato accusato di aver violato la legge per aver chiesto alle compagnie di telefonia mobile di rivelare il contenuto di alcuni sms scambiati tra giornalisti e magistrati. Secondo il procuratore, le accuse a lui rivolte sarebbero state "manipolate" per ostacolare l'attività investigativa. Terminata la sua autodifesa, si è rinchiuso in una stanza e si è sparato alla testa con la pistola di servizio. Trasportato in ospedale, non è in pericolo di vita. Si spara dopo la conferenza stampa. Il video su LiberoTv

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