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Calciomarcio, Doni confessa Serie A, gare furono truccate

L'ex capitano dell'Atalanta interrogato per 3 ore: "Mi accordai con Gervasoni sul rigore". La Procura: combine nella massima serie

Andrea Turco
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Emergono nuove rivelazioni nella telenovela del CalcioScommesse. Cristiano Doni è stato interrogato per 3 ore dal  procuratore di Cremona Roberto Di Martino a cui ha ribadito di "non essere un giocatore corrotto". Il legale dell'ex capitano dell'Atalanta ha dichiarato che "Doni ritiene di non aver fatto nulla contro la sua squadra, non è uno che si è venduto le partite, ma ha sempre giocato per vincere". Durante la deposizione Doni ha confermato di aver tirato un rigore al centro, durante il match Atalanta-Piacenza, sapendo di segnare perché si era accordato in precedenza con il portiere Cassano della squadra emiliana. Secondo l'avvocato dell'ex attaccante nerazzurro, il risultato  "era già combinato" e il suo assistito "ne è venuto a  conoscenza in un secondo tempo ma il fatto di poter portare punti alla sua squadra l'ha portato a commettere un passo  falso. Non è stato lui però ad alterare il risultato". Coinvolte squadre di Serie A - Intanto, gli accertamenti degli agenti della squadra mobile di Cremona avrebbero confermato che alcune partite di Serie A sarebbero state truccate. Si tratta con tutta probabilità di quelle di cui ha parlato l'ex giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni.  

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