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Formigoni, addio al Pirellone: "Nel 2015 non mi ricandido"

Il presidente della Lombardia a Belpietro: "Penserò al Pdl". E su Ponzoni e Nicoli Cristiani: "Casi gravi, ma non politici"

Matteo Legnani
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Alle elezioni regionali del 2015, "non mi ricandiderò: sono al sedicesimo anno di governo in Lombardia, completerò questa legislatura e poi ragioneremo insieme se ci saranno altri incarichi. Sono a disposizione del mio partito". E' quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni a "La telefonata" di Maurizio Belpietro su Canale 5. "Sono molto soddisfatto di quello che ho potuto fare in questi anni - ha aggiunto il governatore - cioè modernizzare la Lombardia e di portarla al livello dei migliori stati europei. Non ambisco ad altro". Roberto Formigoni da Belpietro: il video su LiberoTv Questione morale - Formigoni è poi tornato sui recenti scandali che hanno riguardato alcuni esaponenti di spicco del Pdl lombardo, quelli dell'ex assessore Massimo Ponzoni e del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani: "Il caso di Ponzoni riguarda la sua attività imprenditoriale, ed è quindi qualche cosa completamente all'esterno dell'attività in Regione. Le responsabilità sono personali, non si vede come si possa spostare la vicenda sul piano politico chiedendo le dimissioni della giunta che si regola su una maggioranza solida e compatta". Quanto a Nicoli Cristiani, "se le accuse verranno confermate, si tratta di fatti molto gravi". In entrambi i casi, il governatore lombardo ammette che sia stato "un errore candidarli", pur precisando che "ci deve essere stato un abbaglio anche da parte degli elettori che li hanno scelti". E sugli attacchi portati dalla Lega sulla questione morale ha definito Matteo Salvini "un battitore libero. Ma la Lega, in Lombardia, ci sostiene compattamente".  

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