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Leader No Tav dichiara guerra: "Vi faremo impazzire tutti"

Alberto Perino: "Vogliono che torniamo a casa, ma non ci ritorneremo". Poi punta il dito contro la polizia: "Mi hanno picchiato"

Andrea Tempestini
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Il leader dei No Tav, Alberto Perino, si è presentato in assemblea con un braccio fasciato per una frattura al gomito e ha subito fatto comprendere quale sia l'obiettivo del movimento: "Vogliono che torniamo a casa, ma noi non ci ritorneremo. Li faremo impazzire tutti", si è limitato a dire. Una sorta di dichiarazione di guerra, che ha preceduto la decisione dell'assemblea, quella di organizzare un corteo e un presidio a Bussoleno, mentre nella serata di giovedì vogliono bloccare il traffico in Alta Valle. "Mi hanno rotto il gomito" - Perino ha affermato di aver riportato la frattura del gomito mercoledì sera, durante lo sgombero allo svincolo di Chianocco dell'autostrada Torino-Bardonecchia: "Mi hanno rotto un gomito a manganellate", ha detto quando ancora si trovava al pronto soccorso dell'ospedale di Susa. Secondo il racconto del leader del movimento No Tav, "quando ieri hanno caricato sulla rampa dell'autostrada ho visto una ragazza cadere e sono tornato indietro per aiutarla ma mi hanno travolto e preso a manganellate. Fortunatamente un armadio di carabinieri mi ha preso e portato vicino al guard rail, facendomi scudo con la sua schiena".

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