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Caselli su sentenza Dell'Utri: Punire sostituto procuratore

Al procuratore di Torino non va giù la decisione della Cassazone. La replica di Cicchitto: "Gli sono saltati i nervi"

Andrea Tempestini
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Dopo la sentenza sul caso Dell'Utri - la Cassazione ha annullato la condanna in appello per associazione mafiosa nei confronti del senatore del Pdl; Silvo Berlusconi ha parlato di "19 anni di gogna" - anche chi è sempre stato al fianco dei giudici gioca a sparare sulla magistratura. Le parole del procuratore di Torino, Giancarlo Caselli, hanno suscitato la durissima reazione del Pdl. Il magistrato ed ex procuratore capo a Palermo, intervistato da Repubblica, ha dichiarato che "la requisitoria del sostituto procuratore generale della Cassazione Iacovello non ha ferito solo me, ma Giovanni Falcone, che ha teorizzato e concretizzato nei maxiprocessi il concorso esterno in associazione mafiosa. Le affermazioni di Iacoviello sono quantomeno imbarazzanti". Secondo quanto riportato da Repubblica, Caselli avrebbe anche invocato una punizione nei confronti del sostituto procuratore, chiedendo un intervento del Csm. Cicchitto: "Gli sono saltati i nervi" - Dura la replica di Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera: "Evidentemente al dottor Caselli sono saltati i nervi se invoca addirittura provvedimenti disciplinari del Csm nei confronti del sostituto procuratore Iacoviello per l'arringa fatta e per quello che ha detto sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa. A proposito - ha proseguito Cicchitto -: è evidente che esso consente dei margini incredibili di discrezionalità anche a pubblici ministeri politicizzati per cui va eliminato o comunque profondamente rivisto come sostiene anche uno che se ne intende in materia, come Luciano Violante".

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