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Ha diffamato la Fininvest ora deve pagare 50mila euro

Il leader del Movimento 5 stelle condannato per per aver paragonato l'azienda dei Berlusconi alla Parmalat. Lui: "Era solo satira"

Matteo Legnani
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La Corte d'Appello civile di Roma ha condannato Beppe Grillo per aver diffamato la Fininvest in un suo articolo pubblicato sul settimanale Internazionale nel gennaio 2004. Il comico genovese, leader del Movimento 5 stelle, dovrà versare all'azienda della famiglia Berlusconi un risarcimento di 50 mila euro. "L'azione della società - spiega un comunicato della Fininvest - si riferisce a uno scritto dal titolo Il caso Parmalat e il crepuscolo dell'Italia. In esso i modi di operare della Fininvest venivano accostati a quelli del gruppo alimentare, il cui gigantesco crack finanziario era in quelle settimane al centro delle cronache internazionali". La Corte d'Appello di Roma ha respinto in particolare la tesi difensiva di Grillo, che invocava la finalità satirica dell'articolo: non di satira si trattava, hanno stabilito i giudici, bensì di vera e propria diffamazione.    

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