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Il talento del governo dei prof Sanno solo aumentare l'Iva

Il ministro dello Sviluppo Passera: "Senza altre entrate scatterà il rialzo". Monti & Co. decisi a tutto solo sulle tasse

Lucia Esposito
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Il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, dà un'altra sberla agli italiani durante il suo intervento al Forum di Confcommercio a Cernobbio. "Sarà inevitabile un aumento dell'Iva se non si dovessero trovare altre fonti per reperire le risorse necessarie. Si è dovuto mettere l'Iva da un certo punto dell'anno in avanti" ha spiegato. "Se si trovassero delle altre fonti strutturali per evitare questo - ha aggiunto Passera - sarebbe meglio". "E' quasi automatico, se non troviamo altre forme c'è un impegno di tutti per evitare che questo succeda". Il ministro ha smentito le voci di divisioni interne durante la riunione di ieri: "Noi siamo molto convinti delle proposte al Parlamento, che ha l'ultima parola su tutto, cercheremo di essere molto convincenti". Per il ministro, la riforma del mercato del lavoro "è completa, equilibrata, orientata allo sviluppo" ed è "un pezzo importante" per la crescita che si unisce ad altri pezzi, "mattoncini" che il governo sta componendo. Crisi - Secondo  il ministro dello Sviluppo economico  “l'emergenza è passata,   ma siamo ancora in mezzo alla crisi”. Nel suo intervento al forum di   Cernobbio. "Veniamo da dieci anni di non crescita”, ha sottolineato Passera, e interventi “piccoli e di breve termine” non bastano per   rimettere in moto l'economia italiana. Il governo è quindi “molto   impegnato sull'economic compact”. Passera ha aggiunto che  “l'austerità fa male nel breve termine, ma è necessaria per creare sviluppo nel tempo”.  Secondo Passera "far scendere lo spread vale a regime quasi 40 miliardi nelle tasche dello Stato e delle imprese". Poi ha aggiunto: "Non credo che siamo destinati nè a crescita zero nè al declino perchè abbiamo leve e la  possibilità di agire su leve che altri non hanno più, ad esempio   l'immigrazione". Lavoro -  Passera ha anche commentato la riforma del lavoro licenziata ieri dal Consiglio dei Ministri che ora sarà all'esame del Parlamento.  "Ci voleva una riforma equilibrata, che tenesse conto delle esigenze di tutti. Una riforma che dobbiamo adesso completare cercando di creare il massimo del consenso", ha detto. "Il Parlamento - ha concluso il ministro rispondendo a chi gli chiedeva se ci fosse spazio per modifiche - comanda su tutto". Riguardo alle tensione tra i membri del governo Monti per arrivare a definire il testo del disegno di legge sulla riforma del lavoro, Passera ha assicurato che "il Consiglio dei ministri ha approvato tutto con grande convinzione. Noi siamo molto convinti delle proposte portate in Parlamento, che ha l'ultima parola su tutto. Cercheremo di essere molto convincenti".

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