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E Monti pensa al dopo 2013 "Per me sarà fantastico"

Il premier, in Giappone, risponde con una battuta alle perplessità dei partner internazionali sul futuro dell'Italia dopo la fine del suo mandato

Matteo Legnani
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Il dopo Monti? "Sarà fantastico. Per me". Parola dello stesso Mario Monti che non manca l'occasione fornita dal botta e risposta con la platea selezionata dal gruppo editoriale del Nikkei Shimbun per una battuta tanto autoironica quanto in linea con la sua più volte ribadita intenzione di considerare la propria esperienza a Palazzo Chigi "una eccezione".   Nel corso del botta e risposta che si snoda, in inglese, nell'anfiteatro riempito da 200 invitati e 400 estratti a sorte dagli organizzatori dell'evento tra i 2000 che avevano richiesto di partecipare, il presidente del Consiglio risponde così a chi gli chiede delle perplessità tedesche sul dopo Monti, uno scenario "fantastico, per me", assicura. Senso di responsabilità Una battuta tanto per sottolineare che l'incarico "cui mi ha chiamato il Capo dello Stato", ricorda in un altro passaggio della 'lecturè su Italia e Europa, non è che un orizzonte a tempo.   Non l'unica battuta, peraltro. C'è quella sui "miei trascorsi accademici" cui Monti si richiama per spiegare alla platea giapponese "una realtà come l'Europa, che per noi stessi è molto complicata" e quella sul "doppio passaporto" che, da paladino dell'europeismo, Monti accredita a se stesso e per estensione ai componenti del suo esecutivo: "Non sarete sorpresi se dico che io e miei ministri sentiamo una certa responsabilità. Come sapete, ho lavorato come Commissario Ue per dieci anni e ho una sorta di doppia identità compatibile, italiana e europea. Sono qui a lavorare molto per l'Italia ma un pò anche per l'Ue. Una situazione - riconosce - davvero impegnativa".

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