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Cav difende Umberto: è pulito Maroni contro il clan di Bossi

Bobo chiede pulizia nel partito, Berlusconi difende il suo ex alleato di governo: Bossi non può aver commesso illeciti

Lucia Esposito
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Silvio Berlusconi non molla il suo ex alleato, nel giorno più duro della vita politica del SEnatur, il Cavaliere gli dà l'appoggio incondizionato di un tempo. "Chiunque conosca Umberto Bossi e la sua vitas personale e politica, non può essere neanche lontanamente sfiorato dal sospetto che abbia commesso alcunché di illecito". Soprattutto, sostiene Berlusconi, "per quanto riguarda il denaro della Lega, del movimento al quale ha dato tutto se stesso". Quindi Silvio esprime la sua più affettuosa vicinanza all'ex alleato di governo che, secondo indiscrezioni, avrebbe contattato anche telefonicamente. Maroni Al suo interno la Lega non è altrettanto compatta, perché a poche ore dalla diffusione della notizia delle perquisizioni in via Bellerio, l'ex ministro degli Interni Bobo Maroni dice chiaramente: "Bisogna fare pulizia" e invoca le dimissioni di Belsito che poi sono arrivate. Maroni chiede un cambio al vertice non tanto al leader ma all'influenza che del cosiddetto cerchio magico sull'affaticato capo storico. Per quanto riguarda Bossi, chi l'ha visto sostiene che sia depresso, sconvolto per "l'attacco alla sua famiglia", chiede a Belsito di fare un passo indietro e precisa che denuncerà chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la sua casa.  

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