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Cosa dice la gente prima di morire: i rimpianti confidati a un'infermiera

Mirko Mazzola
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Non è mai troppo tardi. Ma proprio per questo motivo spesso non facciamo altro che rimandare i nostri sogni. Abbiamo una sola vita e arrivare all'ultimo giorno senza avere rimpianti sarebbe un ottimo traguardo. Purtroppo non va sempre come vorremmo, e così un'infermiera, Bronnie Ware, in un articolo per Unbounded Spirit, riporta i rimpianti più comuni a lei rivelati dai malati terminali di un ospedale dove lavorava. Di seguito la top five: 1) Avrei volunto avere il coraggio di vivere la mia vita Ecco il rimpianto più comune di tutti. In punto di morte guaradarsi dietro e vedere che la vita vissuta è stata soltanto il riflesso di ciò che desideravano gli altri e non avere mai fatto ciò che si desiderava personalmente. 2)Avrei voluto lavorare di meno Questo il rimpianto dei più stacanovisti. Persone che per studiare troppo e lavorare di più, hanno rinunciato alla loro giovinezza prima e a quella dei loro figli poi, anzi spesso hanno diovuto prop,rio rinunciare ad avere una famiglia propria. Il tutto in nome di una carriemra che alla fine non ti lascia solo con i tuoi rimpianti... 3)Avrei voluto avere il coraggio di esprimere i miei sentimenti Se avessi avuto quel pizzico di conraggio in più che sarebbe servito a confessarle o confessargli i miei sentimenti (belli o brutti) oggi forse vivrei un'altra vita, molte persone sopprimono i propri sentimenti per vivere in pace con gli altri. 4)Sarei voluto rimanere in contatto con gli amici Spesso siamo così impegnati ed occupati con la nostra vita da dimenticare e perdere i nostri amici e si sa, chi trova un amico trova un tesoro... 5)Avrei voluto essere più felice Capita spesso di non rendersi conto sino alla fine che la felicità è tutt'altro rispetto a quello che credevamo e di aver sprecato la vita dietro a delle banalità senza mai essere stati realmente felici. La felicità è una scelta che per paura non prendiamo.

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