Niente palestra e pochi tweet: la guida del prete perfetto
Uno stile di vita sobrio, senza esibizionismi, un look non trascurato, ma attenzione al delirio di onnipotenza e all'abuso di Facebook, Twitter o Instagram. Finisce l'estate e arriva il decalogo del “sacerdote doc”, un manuale edito dalla congregazione clericale dei Dehoniani e scritto da due prelati lombardi, Davide Caldirola, che collabora con i missionari del Pime e Antonio Torresin della diocesi di Milano. Le regole da seguire riguardano i diversi aspetti dell'esistenza, dall'aspetto esteriore a quello religioso fino ai rapporti con colleghi e fedeli. Bisogna avere moderazione negli esercizi in palestra e nel culto del fisico, evitando un abbigliamento lussuoso, l'eccessiva profumazione, nonché la frequentazione di locali alla moda. Il “perfetto don” pone al bando la burocrazia ed esterna i sentimenti con misurazione, non versando lacrime di coccodrillo e limitandosi nel pianto. Assolutamente da cancellare, poi, il carrierismo, l'esibizionismo e le gelosie interne. Un pensiero finale va al sacerdote innamorato, che va trattato con un atteggiamento di comprensione finché non si chiarisca interiormente e ritrovi la giusta via. di MASSIMO DE ANGELIS