Il Como in serie B, ma senza stadio. La squadra va in esilio a Novara
La prima partita in casa in serie B il Calcio Como la giocherà in trasferta. Un paradosso dovuto alla burocrazia, o forse sarebbe meglio parlare di cattiva amministrazione. Il campo per l'incontro Como-Livorno, in programma il 12 settembre, sarà quello di Novara, perché il Sinigaglia - quello che Gianni Brera definiva il più bello stadio del mondo - non è pronto ad ospitare le tifoserie avversarie. Motivi di sicurezza: mancano le barriere da posizionare all'esterno delle curve per evitare che le tifoserie si incontrino; mancano le nuove telecamere di sicurezza; devono ancora essere eseguiti i lavori di adeguamento degli ingressi e mancano i nuovi tornelli. Tutti lavori già autorizzati il 7 agosto ma ancora nemmeno avviati. E finché non saranno conclusi non potranno essere disputate partite, tanto meno quelle con il Livorno, sempre molto sentite dai tifosi di entrambe le squadre. Forse il Como potrà riappropriarsi del suo campo per i match ufficiali di serie B a partire dalla partita casalinga in calendario il 22 settembre contro il Trapani. È quanto assicurato dal presidente della squadra lariana, Pietro Porro, stando a una dichiarazione riportata dal quotidiano La Provincia. Dal Comune di Como hanno tenuto a chiarire che ogni competenza dei lavori è passata alla società Calcio Como e che nulla più deve essere autorizzato dall'amministrazione comunale. Trasferire a Novara la prima partita di serie B sgrava, certamente, la questura di Como da un bel carico di lavoro e tensione ma il questore Michelangelo Barbato ha assicurato: «Saremmo comunque stati pronti ad affrontare l'eventuale partita. Ad ogni modo noi abbiamo fatto la nostra parte e dopo il collaudo dei nuovi lavori potrà essere dato il via libera definitivo. A noi interessa che ci sia la massima sicurezza per tutte le persone che vanno allo stadio». Ovviamente il ritardo nei lavori allo stadio e la “trasferta” della prima partita casalinga della stagione non hanno mancato di suscitare i malumori dei tifosi che sulle pagine dei social network si sono scatenati con critiche e lamentele. Oltre alla richiesta di un bus gratis per Novara. di DARIO ALEMANNO