Innse, prosegue la protesta
Operai ancora sulla gru
Prosegue la lineadura alla Innse. È la seconda notte a venti metri di quota per i quattro operaidell'azienda e un funzionario sindacale che da ormai quasi 48 ore sono sulcarro ponte di una gru, all'interno dello stabilimento in via Rubattino in viadi liquidazione. Una protesta per impedire lo smontaggio dei macchinari, di cuisette già venduti a un'altra società, e chiedere una trattativa per fermare lachiusura dell'azienda. Davanti all'ingresso c'è anche un picchetto di unaquindicina di operai protetto da poliziotti e carabinieri. Alla spicciolataarrivano altri lavoratori e sindacalisti “pronti a resistere, fino a quando nonci saranno risposte certe”. Sindacalisti e politici - “Noi nonscherziamo, andiamo avanti”. È questa la replica degli operai al proprietariodella storica azienda metalmeccanica, Silvano Genta, che fa sapere di esserestato “vittima dei lavoratori della rsu e delle istituzioni” quando rilevòl'attività tre anni fa. Dalla loro parte si schiera il segretario generaledella Uil, Luigi Angeletti: “Diamogli la fabbrica”. “Se non si trova unimprenditore che se ne faccia carico, non mi sembra male l'idea di dare laInnse agli operai”, chiarisce Angeletti, aggiungendo che “si tratta di unavicenda trascurata. Un'azienda abbandonata da oltre un anno. Che invece non puòessere trascurata, per non buttare via la sua enorme capacità produttiva”. Ilsegretario del Pd, Dario Franceschini, intanto spiega che la protesta deglioperai “è condivisibile” e che questi “sono i primi segnali di quello chepotrebbe avvenire in autunno”.