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Milano, mille firme per recintare il parchetto di via Conca del Naviglio: "Degrado, risse e spaccio, ora basta"

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Miriam Romano
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Oltre mille firme per chiedere la chiusura notturna dei giardini di via Conca del Naviglio, a poche centinaia dalla Darsena. Nell'area, che dovrebbe essere dedicata ai bimbi, di notte si riversa la movida dei Navigli. Da tempo, il mattino, i residenti trovano i giardinetti sporchi, tra cocci di bottiglia e addirittura siringhe. Da qui la richiesta, avanzata attraverso la petizione, di recintare i giardini e chiuderli negli orari notturni. «Il silenzio del lockdown ha fatto sentire a tutto il quartiere di Conca del Naviglio, Porta Cicca una volta, che i giardini sono diventati un luogo per incontri da rave party, che si tengono quasi tutte le sere, di preferenza nell'area dei giochi bambini- anche durante il coprifuoco», spiega il comitato Giardini Conca che si è fatto promotore della petizione.

Domenica 6 giugno il comitato ha organizzato dalle 9.30 alle 13, con il supporto di Amsa, un'iniziativa di pulizia dei Giardini. «Daremo vita ad un momento di riappropriazione collettiva di uno spazio comune da coltivare», spiegano. «I Giardini della Conca sono un bene comune che può soddisfare le esigenze di una pluralità di soggetti - bambi ni, anziani, giovani - in un quartiere che si riscopre fiero della sua eterogeneità sociale, e che è storicamente tra i più rappresentativi della città. Un quartiere che dovrebbe essere quasi un biglietto da visita della nostra Milano. Oggi il degrado conseguente al reiterarsi di comportamenti in civili e prepotenti inficia l'uso aperto dei Giardini. La prepotenza di pochi impedisce il godimento di tanti", aggiungono. «Oltre al degrado siamo anche continuamente disturbati dai rumori della movida che non ci lasciano dormire: assembramenti e caos senza più limiti di orari», lamenta una residente.

«Dopo 20 anni, ora, anche il centrosinistra scopre le recinzioni. Quando il centrodestra governava la città, l'opposizione di allora tentò in tutti i modi di "mettere i bastoni tra le ruote" alla realizzazione di cancellate attorno al Parco delle Basiliche (dicendo anche che la recinzione avrebbe deturpato la vista della Basilica di S. Lorenzo e di S. Eustorgio). Arrivò anche dal Ministro di allora Giovanna Melandri il veto sulla realizzazione dei cancelli poiché si trattava di zona monumentale. Ma, nonostante le contestazioni, vincemmo "la battaglia" e recintammo il parco di Piazza Vetra. Facemmo altrettanto anche con il Parco Sempione e con l'Alessandrini, nonostante l'opposizione del centrosinistra», ha commentato Riccardo De Corato, consigliere comunale di FdI e assessore regionale alla Sicurezza. «Ora, che a chiedere le recinzioni sono i cittadini, come succede per il Comitato Giardini Conca che ha avviato una petizione raccogliendo già oltre mille firme, e che la Giunta stessa ha recintato il nuovo parco giochi di Piazza Luigi di Savoia, pare che anche il centrosinistra abbia scoperto le cancellate- prosegue -. Meglio tardi che mai. Dopo aver contestato aspramente il centrodestra, forse, ora anche a loro è chiaro che delimitare le aree verdi può servire, ancor più se anche con telecamere, a tenerle sotto controllo evitando che i soliti sbandati le trasformino nei loro dormitori», conclude De Corato

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