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Milano, boss della 'Ndrangheta al matrimonio gay: "Sono curioso di vedere quello che fanno"

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Ha partecipato a un matrimonio gay a Milano nel 2018, violando le norme della sorveglianza speciale cui era sottoposto. Protagonista della curiosa storia è Filippo Barreca, uno dei più importanti e pericolosi boss della ‘Ndrangheta. Invitato da un docente dell’Università Bocconi, tale ingegner Gianni, come riporta il Reggino, il boss era talmente incuriosito che alla fine ha deciso di partecipare all'evento. 

 

 

 

A rivelare la notizia è stato Klaus Davi, che sta preparando - per il programma Fatti e Misfatti di Mediaset - un’inchiesta sulla criminalità organizzata e, in particolare, sulla presenza dei clan Barreca a Milano. Il giornalista ha anche pubblicato le dichiarazioni dello stesso Barreca. Nel 2018 il boss, detto “Peppi”, successivamente arrestato per reati di estorsione e associazione mafiosa, si trovava a Milano per alcune cure mediche e venne invitato a un matrimonio di omosessuali, come rivelò lui stesso il 3 febbraio alla figlia Luana, in una telefonata intercettata e messa agli atti dagli inquirenti: “Che stai facendo, ti stai dando alla pazza gioia tu?”, chiede la figlia. Cui lui risponde: “Senti, allora, nel pomeriggio sono invitato a un matrimonio gay (ridendo, ndr)”. “Ma… Che stai dicendo?”, ribatte Luana. “Sono curioso di vedere quello che fanno”, chiosa Barreca.

 

 

 

Dopo aver partecipato alle nozze, in una telefonata del 4 febbraio 2018 con suo fratello Santo, intercettata dagli investigatori, dice: "Senti una cosa, Santo! Ieri non ce le hanno fatte fare le fotografie, altrimenti te le avrei mandate di quegli omosessuali". E poi: "Abbiamo mangiato la torta, champagne, cose… Gli abbiamo dato gli auguri pure agli sposi!”. Barreca poi ha raccontato anche di tanti omosessuali “vestiti da donna” e ha descritto con dovizia di particolari un invitato che lo ha “impressionato”.

 

 

 

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