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Milano, il mistero dei cartelloni gialli e blu: "Credo". Cosa c'è dietro?

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Quando si è in campagna elettorale, agli occhi più attenti non sfuggono neppure i minimi dettagli. Ammesso e non concesso che con la campagna elettorale, questi dettagli, c'entrino qualcosa. Il punto è che in queste ore, in giro per Milano, hanno iniziato a fare capolino dei cartelloni, sui quali dominano giallo e blu. Ovvero i colori dell'Ucraina invasa dalla Russia di Vladimir Putin.

 

 

Sui cartelloni - degli stendardi appesi ai pali del capoluogo meneghino, campeggia la scritta "Credo". Nessuna informazione, niente simboli. E i cittadini si interrogano: di cosa si tratta? Gli stessi cartelloni sono stati avvistati su dei camion-vela che marciano per la città. E poiché siamo in piena bagarre elettorale, ci si chiede se quei cartelloni gialloblu abbiano un significato politico, anche se di simboli di partito o di richiami che possano far pensare alla politica non ce ne sono. Potrebbe essere un'iniziativa religiosa a sostengo di Kiev? O una trovata pubblicitaria? Chissà, per ora a Milano resta il mistero. 

 

 

 

Il sospetto politico, però, serpeggia. Citiamo giusto un precedente, fragoroso e clamoroso. Quello della campagna elettorale per le politiche del 1994, la discesa in campo di Silvio Berlusconi. Prima Milano, poi l'Italia, iniziarono a essere invase dai cartelloni che recitavano soltanto: "Forza Italia". E ci si chiedeva: di che si tratta? Ecco, di cosa si trattasse, poi, lo abbiamo capito benissimo.

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