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Milano, "sesso con me o ti denuncio": chi è il ricattatore, città sotto-choc

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Una ladra minacciata da una guardia giurata. Accade a Milano, dove un uomo di 53 anni è finito in manette con l'accusa di estorsione, tentata violenza sessuale e violenza privata. Il signore, una guardia giurata, aveva sorpreso una 29enne rubare una piastra. "Pago subito, sto cercando un lavoro, se mi denuncia, non lo trovo più", avrebbe detto la ragazza colta sul fatto. E così, portata nella stanza del 53enne, la giovane ha pagato e compilato un foglio con tutti i suoi dati. Solo successivamente la 29enne è potuta tornare a casa.

 

 

Eppure la storia non è finita qui: nel pomeriggio l'uomo l'ha chiamata: "Ho tre mesi di tempo per denunciarti, ma stai tranquilla, possiamo risolverla in altro modo". Poi l'appuntamento a metà settembre, quando l'uomo l'ha intimata di non dire nulla a nessuno facendole anche spegnere il cellulare: "Per spiegare ai miei capi la storia del furto, ho fatto dei viaggi. Mi devi rimborsare con 150 euro", avrebbe poi detto la guardia giurata.

 

 

Ma le intimidazioni non sono finite qui, perché chi ha indagato il 53enne riferisce che l'ha costretta "a ripetere frasi di ringraziamento per il suo interessamento e che desiderava avere un rapporto sessuale con lui". Denunciato l'accaduto su spinta della madre, la giovane ha architettato una trappola con i carabinieri. Gli agenti hanno così colto il malintenzionato in flagrante. "Ho sbagliato, mi sono fatto travolgere, ma lei si è proposta", ha commentato la guardia giurata che continua a rimanere in carcere. 

 

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