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Prima della Scala, cresce la tensione: le indiscrezioni su un pericoloso blitz

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Chi ci sarà e soprattutto chi non ci sarà alla Prima della Scala a Milano? L'evento che segna il debutto del cartellone operistico più prestigioso d'Italia (e non solo) come ogni anno è anche (se non soprattutto) fonte di polemiche politiche. I look dei potenti, la loro accoglienza al Piermarini, qualche gesto rivelatore. Magari pure una contestazione. 

Quest'anno, sottolineava malizioso un report di Dagospia, l'attenzione si concentrerà pure sui posti riservati. Ironicamente il sito fondato e diretto da Roberto D'Agostino parla di una "Scala divisa: in palco reale col fez, in sala con Liliana Segre e la Cgil!". Il riferimento è al consueto belmondo dei salotti milanesi, spesso spostati a sinistra, in contrapposizione con le massime cariche dello Stato, dal governo alle poltrone di Camera e Senato, espressione del centrodestra. In realtà, tutto ruotava su chi avrebbe occupato il palco reale.

 

 

Secondo Dago, il sindaco Beppe Sala (espressione del Pd) avrebbe dovuto sedere a fianco della senatrice a vita Liliana Segre in platea. Il palco d'onore sarebbe dunque stato lasciato alle istituzioni romane. Assenza annunciata ma comunque clamorosa, quella del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non ci sarà nemmeno la premier Giorgia Meloni, presenti il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini, che giocano in casa, ovviamente il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. E ancora, la ministra per le Riforme Istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, i sottosegretari alla Cultura Gianmarco Mazzi e Vittorio Sgarbi, il prefetto Claudio Sgaraglia, il governatore lombardo Attilio Fontana, l'altro senatore a vita Mario Monti e il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone. Alla fine, dopo un lungo tira-e-molla, si è arrivati alla mediazione che ha evitato una situazione imbarazzante. Sala, la Segre e La Russa sederanno tutti nel palco reale.

 

 

 

Per il jet set, fotografi pronti a immortalare la "divina" Ornella Vanoni, gloria della musica milanese e nazionale, e la super rockstar americana Patti Smith. Dal bel mondo della cultura, spiccano anche Corrado Augias e Natalia Aspesi e, aggiunge sempre Dagospia, "sorpresa dell'ultimo minuto potrebbe essere il regista spagnolo, Pedro Almodovar". Per non parlare, ovviamente, delle sorprese meno gradite. Fari puntati su Ultima generazione, l'associazione di attivisti per il clima famosa ormai per i suoi discutibili blitz.

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