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Milano, ciclista morta sulla ciclabile: avviso di garanzia all'assessore

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Risvolti politici clamorosi dopo la morte di una ciclista a Milano: la Polizia locale ha notificato un avviso di garanzia all'assessore comunale meneghino alla Sicurezza Marco Granelli. Il provvedimento è inerente all'inchiesta sulla tragedia del 20 aprile scorso, quando la 39enne Cristina Scozia fu investita in bici da una betoniera fra via Francesco Sforza e corso di Porta Vittoria. Il sospetto è che la pista ciclabile su cui viaggiava la vittima non sia stata realizzata a norma di legge.

Si tratta di un passaggio formale per verificare eventuali anomalie nella ciclabile in questione, in quanto Granelli all'epoca della realizzazione del percorso aveva le deleghe alla Mobilità. "Non basta un po' di vernice a terra, bianca e gialla, è necessario che tutte le ciclabili siano dotate di cordoli alti, in modo tale che le persone che le percorrono in bicicletta appunto, siano protette da auto e soprattutto camion", commenta Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia ed ex vicesindaco milanese, attuale vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e membro della Commissione d'inchiesta, sempre alla Camera, sulla Sicurezza e sul degrado delle Periferie in Italia. 

 

 

 

Secondo De Corato gran parte delle ciclabili milanesi "sono state fatte male e con superficialità. Un altro cattivo esempio- sottolinea De Corato - è quella di Buonarroti/Monterosa, con continue interruzioni e senza alcuna protezione". "Solo recentemente, in corso Buenos Aires - conclude lo 'sceriffo' - il Comune si è finalmente deciso di mettere in sicurezza alcuni tratti, ma solamente in seguito a centinaia di feriti e a decine di persone morte". 

 

 

 

L'avviso di garanzia all'assessore Granelli, aggiunge Alessandro Verri, capogruppo della Lega a Palazzo Marino, "dovrebbe far aprire un'indagine molto più grande, estesa a tutte le piste ciclabili realizzate negli ultimi anni dal Comune". "L'Assessore all'epoca aveva le deleghe alla mobilità - ricorda ancora Verri - e la Procura ora indaga sulla regolarità della pista ciclabile. Da tempo infatti denunciamo la pericolosità delle corsie ciclabili, per ciclisti e utenti della strada. Spesso le ciclabili, sono solo dipinte sull'asfalto senza barriere di protezione e in strade ad alto scorrimento". "L'esempio dell'incrocio di Corso Monforte è l'emblema dell'errore che il Comune commette nel disegnare le ciclabili sull'asfalto, continuando così gli utenti della strada rischiano solo di andare in confusione".

 

 


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