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Forza Italia cambia capogruppo: a Milano se ne va mezzo partito

Fabio Rubini
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Domani al Manzoni Forza Italia lancia la campagna per le Europee. Quella che doveva essere una giornata di festa per un partito che i sondaggi danno col vento in poppa, rischia però di trasformarsi in una giornata ricca di tensioni interne e musi lunghi. Il motivo è la decisione della coordinatrice cittadina Cristina Rossello di destituire il capogruppo a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, in favore di Luca Bernardo, ex candidato sindaco del centrodestra, entrato in Forza Italia da appena una settimana.

Una decisione, a quanto si apprende, presa senza convocare la segreteria politica cittadina, senza avvertire gli organi regionali e, soprattutto, senza informare il diretto interessato che viene a sapere della destituzione da un comunicato stampa. Una serie di leggerezze che non potevano certo rimanere senza conseguenze, anche perché vanno a toccare un’area politica - quella liberale che ha in Giulio Gallera il punto di riferimento - molto attiva e importante all’interno di Forza Italia. Infatti le reazioni non si sono fatte attendere, andando ben al di la delle aspettative. Se infatti De Chirico, a caldo, ribatte al comunicato azzurro con uno suo nel quale annuncia: «Lascio Forza Italia. Mi sono sempre definito un berlusconiano doc e così sarà per sempre. Mai avrei immaginato che il partito, a cui ho dedicato 25 anni del mio impegno politico, avrebbe agito così».

 

 

 

La vera reazione alla nomina di Bernardo a capogruppo, però, arriva in serata e porta la firma proprio di Giulio Gallera che annuncia l’autosospensione dal partito sua, della capogruppo in Città Metropolitana Vera Cocucci, di quattro consiglieri municipali e di tre membri della segreteria cittadina e annuncia che molti altri in provincia di Milano si autosospenderanno nei prossimi giorni. E lo fa con parole molto dure: «Trovo allucinante, grave e inaccettabile che un partito che si sta rilanciando, con un atto d’imperio e senza alcuna motivazione, abbia cacciato una persona (De Chirico, ndr) che in questi tre anni, in totale solitudine, ha tenuto alta la bandiera di Forza Italia a Palazzo Marino».

 

 

 

Un chiaro attacco all’onorevole Rossello. Ancora Gallera: «Milito in Forza Italia dal 1994 e mai in questi 30 anni ho assistito ad un atto così grave». Per questo Gallera - che è consigliere regionale e presidente della Commissione che monitora i fondi del Pnrr - annuncia la propria autosospensione. Subito dopo chiede in maniera perentoria «un intervento del coordinatore nazionale Antonio Tajani e del coordinatore regionale Alessandro Sorte affinché vengano realmente e concretamente riconosciute ad ogni livello la qualità del lavoro e la competenza dei nostri amministratori locali, in primis riattribuendo ad Alessandro De Chirico il ruolo di Capogruppo a Palazzo Marino che ha ricoperto in questi anni».

A questo punto la patata bollente passa nelle mani di Alessandro Sorte, il coordinatore regionale che fin qui si è distinto proprio perla capacità di riaggregare gli azzurri e di far entrare nel partito nuove persone e che invece si trova alle prese con una possibile, e dolosa, scissione alla vigilia delle europee e di una serie di elezioni amministrative anche in provincia di Milano. Raggiunto telefonicamente da Libero, Sorte ha confermato che «nel pomeriggio ho sentito le parti in causa e sono in campo per mediare e provare a ricomporre il quadro al più presto».

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