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Moda: Poletto (Furla), Ipo? strada ipotetica, mio lavoro e' preparare azienda

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Milano, 23 feb. - (Adnkronos) - Per Furla la quotazione è "una strada ipotetica", per la quale, eventualmente, l'azienda "deve essere preparata e gli azionisti messi in condizione di poter decidere". Lo spiega all'Adnkronos l'ad della maison di pelletteria Eraldo Poletto, che affronta la nuova stagione di sfilate forte dei risultati del 2013. Furla ha chiuso infatti l'esercizio con un fatturato di 228 milioni di euro, pari ad un incremento rispetto al 2012 del +7% rispetto a quello precedente. Un trend di crescita che nell'ultimo triennio è stato del +45%. "La decisione di andare in Borsa è degli azionisti" tiene innanzitutto a chiarire, precisando che "il mio ruolo come manager è eventualmente fare in modo che questa decisione possa essere eventualmente presa. Per crescere serve denaro, ne serve molto, può essere chiesto alle banche che guardano ai numeri in un certo modo, al private equity che li guarda in un altro, alla Borsa che mette invece al centro la progettualità. Quello che di positivo ha la Borsa è che insegna alle aziende ad avere regole e quindi a misurarsi". Insomma, per Poletto, "la Borsa è una strada ipotetica. Il mio lavoro è organizzare l'azienda affinché possa diventare una decisione degli azionisti. Bisogna organizzarsi per farlo. Questo richiede denaro, professionalità e competenze". La quotazione implica una "condivisione del rischio. Spesso in Italia si parla della Borsa come vincere la lotteria: 'vado in Borsa, prendo un sacco di soldi e compro la barca'. Serve invece per investire gran parte di quello che viene raccolto nell'azienda e finanziare la crescita. Certo, qualcuno va in Borsa per coprire i bond o in qualche modo trovare la strada della sopravvivenza. Non è - assicura l'ad - il nostro caso".

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