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X Factor, il Pd scrive a Sky: "Escludete Fedez, è grillino". Il rapper: "Censura e fascismo"

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Giulio Bucchi
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Censori e fascisti: il rapper Fedez le canta al Pd e in particolare ai due deputati Federico Gelli ed Ernesto Magorno, rei di aver chiesto a Sky di escludere il giovane artista da X Factor, talent in cui lo stesso Fedez è membro della giuria. La sua colpa, spiega polemicamente su Facebook il 24enne cantante milanese (al secolo Federico Leonardo Lucia), è stata quella di "aver espresso un'opinione politica al di FUORI da tale contesto". E' nota, infatti, la simpatia politica del rapper per il Movimento 5 Stelle, per cui ha composto l'inno in occasione del raduno romano al Circo Massimo di questo weekend: "Io non sono a X Factor per fare propaganda e mai l'ho fatta - ha scritto Fedez sulla propria bacheca -, ma da cittadino ho le mie idee politiche e non ho nessun motivo per tenerle nascoste, il fatto che per averle espresse si chieda la mia testa ci riporta indietro di 60 anni alla censura e al fascismo". "Sky, con Fedez sei poco imparziale" - Poche ore prima, in una nota ufficiale, i due parlamentari Pd Gelli e Magorno avevano scritto direttamente a Sky: "X Factor rappresenta una delle trasmissioni di maggiore successo e raccoglie in particolare grande attenzione dal pubblico giovane. La decisione di Fedez di scendere in campo in politica, come autore dell'inno ufficiale della manifestazione di Beppe Grillo e del suo partito al Circo Massimo, può creare certamente uno scollamento con l'immagine sempre imparziale di Sky". Parole che suonano stonate, visto che raramente da sinistra si erano levati scudi contro la partecipazione di cantanti politicamente schierati in occasione, per esempio, del concertone del Primo Maggio o del Festival di Sanremo, eventi peraltro trasmessi in diretta dalla Rai. Pop-hoolista e populisti - Gelli e Magorno però, invece di incassare la replica di Fedez, ribattono nuovamente: "Invece di parlare a sproposito di fascismo, rispetti le istituzioni democratiche (l'inno invita il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a testimoniare, oppure passa il testimone). Era proprio il regime fascista a dileggiare e ridicolizzare i capisaldi delle democrazie e le garanzie repubblicane. Evidentemente il giovane artista fa fatica a distinguere tra uno spazio tv di carattere politico e una trasmissione di intrattenimento". Certo, rimane il dubbio: è più Pop-hoolista il rapper che così ha chiamato il suo album fresco Disco d'oro, o sono più populisti i due onorevoli democratici? La polemica con Zucconi - E a proposito di populismo (e qualunquismo), è emblematica la polemica su Twitter innescata da Vittorio Zucconi. Il direttore di Repubblica.it se la prende con i giovani grillini accorsi al Circo Massimo.  La mia generazione aveva il coraggio morale e civile di marinare la scuola senza fingere di fare la rivoluzione.— Vittorio Zucconi (@vittoriozucconi) 10 Ottobre 2014 Fedez, da buon improvvisatore hip hop, non resiste alla tentazione e lo sfotte:   @vittoriozucconi se solo aveste bigiato un po' meno non ci avreste lasciato in eredità lo schifo che ci troviamo, e non comprarti i follower— Fedez (@Fedez) 10 Ottobre 2014 Forse non bisogna essere giudici di X Factor per stabilire chi ha vinto tra i due.

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