Il vivaista: "Meno sommerso e più gettito da 'bonus verde'"
Roma, 17 ott. (Labitalia) - "Lavoro, gettito fiscale, emersione del sommerso. Queste i principali effetti delle detrazioni del 36% per la cura del verde privato quali terrazzi e giardini, anche condominiali, previste dal 'bonus verde'". Lo dice, in un'intervista a Labitalia, Francesco Mati, presidente del distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia e tra i promotori delle tre proposte di legge sulla defiscalizzazione del verde privato. "Il gioco di squadra -spiega- fatto a livello nazionale ha premiato. Tutte le figure di maggiore rappresentatività si sono, infatti, unite per far sentire alla politica le esigenze del settore. E, fortunatamente, la politica le ha ascoltate". "La rivalutazione dei giardini -sottolinea- ricopre un'importanza trasversale perché verde privato e pubblico hanno una ricaduta che va oltre l'estetica e riguarda l'ambiente, la salute, il benessere, la qualificazione del lavoro". "Oggi -assicura Mati- abbiamo la certezza che la politica ha compreso che, grazie all'incentivazione di interventi di riqualificazione, recupero e realizzazione di aree verdi private, attraverso un sistema di agevolazioni fiscali, si ottengono una serie di risultati positivi. Mi riferisco -ricorda- all'aumento dell'occupazione e del gettito fiscale, all'emersione del lavoro nero, all'aumento del valore immobiliare, riqualificazione ecologico-ambientale delle aree edificate, alla diminuzione dell'isola di calore, al miglioramento della qualità dell'aria e di conseguenza della qualità della vita". "Mi auguro -auspica- che il bonus faccia ripartire l'interesse verso il giardino, anche se è solo il primo passo di una lunga passeggiata che dovremmo fare a braccetto con la politica, per stare al passo con gli altri paesi europei". "C'è ancora molto da fare -sostiene Francesco Mati- a partire dalla burocrazia e diffondendo la cultura florovivaistica attraverso un concetto fondamentale: il giardino privato non è un bene di lusso privato, ma è condivisibile".