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Facci: chiudete le taverne

Giulio Bucchi
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Mentre il tristo Casaleggio ammonisce le genti ("entro il 2017 i vostri yogurt saranno scaduti") sui giornali si apprende che la manifestazione grillina "ha grande bisogno di una prova di forza", perché "la paura del flop è concreta, lo dimostra l'assenza di previsione sulle presenze". A scriverlo è la Pravda grillina, il Fatto Quotidiano. Traduzione: i giornali sono morti, la tv è morta, il Parlamento è inutile, il futuro è solo sul web eccetera, ma i neoproletari di Casaleggio stanno facendo la conta come un qualsiasi corteo della Cgil, banalmente proiettati in un pleistocene fatto di volontari, pullman, gazebo e pensioncine convenzionate. Di ritorno dall'iperspazio, dove appunto avevano il peso politico del sottovuoto, gli astronauti grillini stanno finalmente atterrando sul pianeta della casta terrestre. Sentite per esempio che incredibile retroscena è stato scoperto dalla senatrice Paola Taverna, intervistata dalla Stampa: "Noi siamo opposizione, non abbiamo la possibilità di far passare le leggi. Non funziona così il Parlamento". Dopo due anni hanno intuito che le leggi non le fa l'opposizione, ed è un bel progresso: del resto va considerato che l'intuizione precedente era "vaffanculo". Quale che sia, il nuovo messaggio fatica a passare. Del resto, solo ieri, a Roma manifestavano grillini, studenti, movimenti per la casa e personale dei trasporti: difficile distinguere. Però, forse, alle genti un messaggio è arrivato: che era meglio chiudere le serrande dei negozi. di Filippo Facci

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