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Vittorio Feltri, il piano segreto di Silvio Berlusconi: "Non si arrende ai sondaggi, come cambia Forza Italia"

Giulio Bucchi
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Berlusconi non è mai domo, non si arrende ai dati dei sondaggi e neppure alla realtà. Cosicché raccoglie le proprie energie e si predispone ad affrontare le elezioni europee, previste in maggio, cioè fra sei mesi. Quanto è trapelato da Arcore è un piano abbastanza interessante. Il seguente: radunare sotto un simbolo (al momento non scelto: ci sono solo ipotesi) vari gruppi politici, ora sparpagliati, tutti di centro, per esempio l' Udc di Cesa, allo scopo di riunire sotto l' egida di Forza Italia chi non si riconosce nella sinistra conformistica e nemmeno nei partiti oggi egemoni, Movimento 5 Stelle e Lega. Si apre così una partita non trascurabile, dato che le formazioni cosiddette moderate esistono tuttora seppur frastagliate e disperse sotto varie sigle. Unirle significa sperare di raggiungere nelle urne almeno un dieci per cento, se non di più, assai utile onde contrastare non soltanto il Pd, bensì anche per evitare che Salvini e Di Maio facciano la parte dei leoni. Si tratterrebbe di una operazione difensiva destinata a non fallire, giacché un elettorato di estrazione democristiana e filoberlusconiano c' è in numeri non trascurabili. Tentare non nuoce mai e Silvio è uno che non alza bandiera bianca. Certamente, è un' ipotesi di lavoro, però se si concretizzasse si farebbe un po' di chiarezza nel confuso mondo odierno della politica. D' altronde Forza Italia o recupera coloro che le sono affini o faticherà a confermare le proprie dimensioni fissate dalle consultazioni avvenute il 4 marzo scorso. Un programma come quello descritto, per quanto avesse successo, non assegnerebbe al Cavaliere un ruolo decisivo: questi tuttavia avrebbe un peso e l' opportunità di far sentire la propria voce, in un momento in cui è soffocata dal tramestio leghista e grillino. L' importante è che gli Azzurri non si limitino a dedicarsi ad alchimie partitiche ma si impegnino a formulare proposte di legge competitive con quelle degli avversari, ciò che finora non è avvenuto e che ha determinato la loro decrescita infelice per non dire di peggio. Mariastella Gelmini, alcuni mesi fa, si è battuta eroicamente in favore della legittima difesa, poi ha abbandonato il tema, lasciandolo al Carroccio. Sbagliato. Quando una idea è buona non va regalata ad altri, al contrario va coltivata con tenacia. È solamente un esempio. Suggerisco a F.I. di lottare contro la fatturazione elettronica obbligatoria che andrà in vigore in gennaio, una boiata pazzesca. Invece di lamentarsi con Libero perché vi lesina le carezze e vi fa le pulci, cari berlusconiani datevi da fare affinché non peggiori la vita degli italiani. Avrete più consensi e maggior rispetto. di Vittorio Feltri

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