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Filippo Facci, brutale verità: in piazza per le donne solo se gli stupratori sono di CasaPound

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Maria Pezzi
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Oltre 2300 stupri annui in Italia (probabilmente di più, perché molti non vengono denunciati) ma per fare una manifestazione contro gli stupri prendono spunto da quello ormai acclarato (ci sono i video) fatto da un consigliere comunale del noto comune di Vallerano (2600 abitanti, provincia di Viterbo) e da un suo amico. Come mai? È proprio un mistero. Non si capisce, e non ci sono indizi per capirlo: sappiamo che lo stupro in questione fa schifo come altri e sappiamo che uno dei due accusati era stato eletto consigliere per CasaPound e che l' altro ne era militante, per quanto, ora, espulsi dal partito. Fortuna che abbiamo la palla di vetro e nostro nonno era Nostradamus, ergo già sappiamo come andrà a finire la manifestazione: slogan contro CasaPound, proposta di mettere fuorilegge il partito (come il Msi negli anni Settanta), slogan contro il fascismo, slogan contro Matteo Salvini, slogan generici nella speranza che succeda qualche casino e sabato sera ci sia qualcosa da raccontare, insomma, confidiamo in un bel temporale. Tocca pure sorbirsi l' ipocrisia spettacolare degli organizzatori, la «Rete degli Studenti Medi di Viterbo», secondo i quali occorre «fermarsi a riflettere e sensibilizzare la cittadinanza per reagire a quello che è accaduto», e questo contro «ogni forma di violenza, non solo quella di genere». Ma certo, ecco una gran voglia, d' un tratto, di opporsi a ogni forma di violenza: anche quella negli stadi, quella nel Burkina Faso, quella dei cervi in amore, di passaggio quella di due trascurabili (loro, non il reato) deficienti di destra che hanno violentato un' altra di destra, questo in un Paese dove, per essere di destra, basta non essere di sinistra. Studenti medi - E allora, sabato alle 17, tutti in piazza della Rocca per una manifestazione antiviolenza dove non di rado s' infilano inbucati che finiscono solo per provocarla, la violenza: salvo incolpare la polizia fascista. E attenzione, perché i geni della «Rete degli studenti Medi» hanno raggiunto l' Everest dell' ipocrisia dicendo pure che il corteo è contro «la violenza come strumento politico, cosa che in passato abbiamo denunciato rispetto a CasaPound». Ah, ma allora lo dicono. Nominano direttamente CasaPound: non fanno neanche finta. Ma non serviva: le posizioni degli «studenti medi» di Viterbo erano già note a tutti gli italiani. Quelli medi, almeno. Ma gli studenti medi (chissà quelli inferiori) vorrebbero salire oltre l' Everest: perché aggiungono che «la manifestazione non vuole essere divisiva» (e chi mai può averlo pensato?) giacché «sarà una manifestazione contro la violenza, non contro CasaPound», dice il presunto leader di questi studenti medi, che non nominiamo per preservarlo da un sicuro Tso per schizofrenia. Anche perché poi aggiunge: «I vertici nazionali di CasaPound si sono dissociati e hanno condannato il gesto», ma «i vertici locali non si può dire che si siano dissociati». È vero, non si sono dissociati. Probabilmente neanche la loro madre si è dissociata, e neanche il loro avvocato. Il comune - La vera notizia comunque è che l' Everest è piuttosto affollato, quest' anno. In vetta all' ipocrisia ecco giungere infatti anche il Comune di Vallerano (Viterbo) che parteciperà alla manifestazione per la stessa ragione che 9 volte su 10 fa partecipare i piccoli comuni a questo genere di manifestazioni: perché, tra due imbarazzi, non partecipare li avrebbe messi in quello peggiore. Notare che l' accusato Francesco Chiricozzi, consigliere comunale, non si è ancora dimesso dalla carica: formalmente è ancora un amministratore locale, quindi a manifestare contro di lui, in un certo senso, ci sarà anche lui. Ma non solo. «Stupro di Viterbo e CasaPound: Salvini condanna ma l' ideologia è la stessa»: il titolo molto intelligente è dei premi Nobel di «Articolo 21». Il clima è questo. Lo stesso dove ancora si spara la balla delle cifre: «Gli stupratori migranti sono in realtà il 15,1 per cento degli autori di violenza maschile sulle donne in Italia, dove 9 donne su 10 vengono uccise da italiani». Ragionamenti degni di una qualsiasi Michela Murgia. Anche perché per numeri assoluti gli italiani saranno pure al primo posto, ma per ogni stupro italiano, per dire, se ne contano 11 marocchini, oppure cinque romeni, oppure 25 nigeriani. Siamo certi che la manifestazione di sabato ne terrà debitamente conto. di Filippo Facci   

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