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Il Papa sbarca su TwitterCinguetterà anche in arabo

Attività quotidiana, pensieri, omelie in tempo reale sul social network più "cool" del momento. Ratzinger approverà personalmente ogni singolo tweet

Matteo Legnani
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Sono attesi per il dodici dicembre i primi "cinguettii" di Papa Benedetto XVI. No, il pontefice non è andato a scuola di dizione per eliminare, o quantomeno migliorare, la sua pronuncia decisamente "tedesca". Ma il passo è comunque storico, nel senso che Ratzinger sarà il primo capo della Chiesa Cattolica ad avere un account su Twitter, il social network più cool del momento. In tutte le lingue - I tweet di Benedetto XVI saranno inviati dall'account "@pontifex" in spagnolo, italiano, portoghese, tedesco, polacco, francese e arabo. Ecco come seguirlo: spagnolo: @pontifex_es; italiano: @pontifex_it; portoghese:   @pontifex_pt; tedesco: @pontifex_de; polacco: @pontifex_pl; arabo:   @pontifex_ar, francese @pontifex_fr”. In ogni caso altre lingue   potrebbero essere aggiunte in seguito.  Inizialmente i tweet saranno pubblicati in occasione dell'udienza generale del mercoledì, ma in seguito potrebbero avere una frequenza maggiore. I primi tweet risponderanno alle domande indirizzate al Papa su questioni relative alla vita di fede. Le domande possono essere inviate fino al 12 dicembre a #askpontifex".  A smentire le previsioni di molti di un papato oscurantista e retrogrado (il quotidiano Il manifesto, ad esempio, celebrò il giorno della sua elezione col titolo "Il pastore tedesco"), già nel giugno 2011 Benedetto XVI aveva inaugurato il portale www.news.va. Ora, lo sbarco su Twitter del papa dovrebbe dare ulteriore immediatezza alla comunicazione tra la Santa Sede e i fedeli, dando conto momento per momento dell'attività quotidiana del Pontefice e delle sue riflessioni. Ratzinger non twitterà di persona (il compito è lasciato ai membri del suo staff), ma approverà personalmente ogni "cinguettio" immesso sull'account. Non seguirà nessuno - Su Twitter “il Papa non seguirà nessuno, si può capire è perchè, naturalmente ci sarebbero candidati eccellenti, per esempio gli eminentissimi   cardinali, ma poi ci si chiederebbe perchè non gli arcivescovi e così via. E allora per adesso è meglio che non segue nessuno”, ha precisato stamane Greg Burke, advisor della comunicazione del Segreteria di Stato,

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