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Silvio Berlusconi ai servizi sociali, i giudici dicono no alla struttura scelta dalla difesa

Giulio Bucchi
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Berlusconi ai servizi sociali, ma non dove voleva lui. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso di affidare ai servizi sociali Silvio Berlusconi alla Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone per i prossimi 9 mesi, residuo della condanna a 4 anni (di cui 3 condonati) al processo Mediaset. Il leader di Forza Italia potrà andare a Roma da martedì al giovedì: niente comizi o campagna elettorale nel weekend. Inoltre, dovrà rientrare in casa entro le 23. Agibilità politica molto, molto relativa. Giovedì pomeriggio, alle 17, Berlusconi sarà nella sede di Forza Italia di San Lorenzo in Lucina a Roma per presentare le candidature ufficiali alle elezioni europee.  Il no dei giudici - La prima opzione del Cav, come noto, era quella di svolgere servizio sociale presso un istituto per anziani e disabili nel Milanese. Secondo indiscrezioni di Repubblica i giudici Beatrice Crosti e Pasquale Nobile De Santis, erano perplessi: troppo alta la pressione su ospiti e medici della struttura. L'alternativa, scriveva il quotidiano diretto da Ezio Mauro, poteva essere un centro d'ascolto, l'Associazione delle vittime della "malagiustizia". Ironie della sorte a cui Berlusconi, d'altronde, è ormai abituato. Sul Cav pende sempre la minaccia del procuratore generale, che la scorsa settimana aveva avvertito: "Se diffama i giudici revochiamo i servizi sociali". 

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