Caro Buffon, goditi Ilaria sullo yacht ma salda gli arretrati del condominio
Trentottomila euro la settimana per l'affitto di uno yacht con cui Gianluigi Buffon se n'è andato in vacanza fra le isole greche con la sua Ilaria D'Amico. Bene, personalmente sarei sempre portato a pensare che sono fatti suoi, ha guadagnato e guadagna un sacco di soldi grazie al pallone, li spenda pure come vuole. E tuttavia dico sarei perché c'è un però. Alla notizia diffusa dal settimanale Chi molti (probabilmente la maggioranza) l'avranno invidiato, alcuni l'avranno magari compatito, e almeno sei persone stanno masticando amaro, anzi hanno i cosiddetti che ruotano a elica. Sono i signori nessuno, al cospetto di cotanto campione, che hanno avuto la sfortuna di condividere con una società controllata da Buffon la comproprietà di un piccolo complesso immobiliare in Costa Azzurra e che da due anni sono costretti a surrogare il portierone e la sua famiglia nel pagamento delle spese condominiali, in altre parole pagano loro perché i Buffon hanno deciso di non pagare più le spese, ordinarie e straordinarie, così i sei sono costretti a cacciare loro i soldi al posto del celebre comproprietario per il semplice fatto che senza quella quota il condominio andrebbe in malora. E questo nonostante il Tribunale di Nizza abbia già condannato la IGVsrl (questo il nome della società di Buffon) al pagamento degli arretrati. Ma niente da fare, i pagamenti più volte promessi non sono mai arrivati e così il debito è arrivato oggi a 32 mila euro, nemmeno una settimana di affitto dello yacht, ma una cifra astronomica per quel piccolo complesso di soli 7 proprietari. I sei che hanno vinto questo terno al lotto io li conosco uno per uno, cinque italiani e un australiano, e io sono uno di loro. Brevemente la storia. Siamo a La Turbie, piccolo paese incastonato sulla haute corniche, fra Mentone e Eze. Comune a 500 metri di altitudine esattamente sopra il Principato di Monaco. È il paese da dove la Principessa Grace stava scendendo in auto verso Montecarlo quando andò incontro al suo tragico destino. Alla fine degli anni '90 viene completata la ristrutturazione di una villa di fine 800 abbandonata da almeno vent'anni. Vengono ricavati otto appartamenti, roba dai 40 ai 70 metri quadrati al massimo, mica alloggi holliwoodiani, ma in una posizione invidiabile. Io sono uno dei sette acquirenti, fra i quali c'è una srl di proprietà Buffon che acquista due alloggi da mettere a reddito, cioè affittare. L'immobiliarista che fece l'operazione ottenne anche la licenza per costruire ex novo una villa a fianco della casa ristrutturata: poco meno di 200 metri quadri su due livelli con un enorme terrazzo con una vista spettacolare su mezza Costa Azzurra. Anche questa costruzione viene acquistata dalla stessa srl di Buffon che già possiede gli altri due appartamenti. La villa nuova e la casa ristrutturata formano un unico condominio, perché hanno l'accesso in comune, ascensore esterno in comune e altre parti comuni in condivisione. Danno vita alla cosiddetta La Majorane, di cui Buffon, attraverso la sua società, controlla all'incirca il 45% dei millesimi totali. Insomma, è il socio di maggioranza non assoluta ma quasi. La villa nuova avrebbe dovuto essere utilizzata dalla famiglia, è stata completamente arredata una decina di anni fa (è venuta pronta in una fase successiva rispetto alla parte ristrutturata), ma non è mai stata abitata un solo giorno. Così un paio di anni fa è stata completamente svuotata del mobilio. In compenso l'area piscina - di uso riservato rispetto al complesso - non è mai stata finita per via di un contenzioso fra l'immobiliarista e i Buffon. La villa sarebbe in vendita (la valutazione a occhio degli immobiliaristi della zona è intorno ai 2 milioni di euro), ma lo stato è di completo abbandono e gran parte delle finiture della facciata sono crollate sul terrazzo, da dove non sono state nemmeno rimosse. E così i pochi potenziali acquirenti che sono stati visti in zona, generalmente sono scappati sfiduciati. Veniamo a tempi più recenti. Più o meno due anni fa, dopo la frana di un muro perimetrale della Majorane, che ci ha costretti a un intervento straordinario di rifacimento, anche perché messi in mora dal Comune di La Turbie, la società di Buffon ha smesso di pagare sia le spese ordinarie che quelle straordinarie del complesso. Per poter ricostruire quel muro, ed evitare conseguenze peggiori, noi sei tapini abbiamo così dovuto mettere mano al portafogli e scucire anche la quota del socio di maggioranza, cioè Buffon. Così come paghiamo in sua vece le spese ordinarie. Totale: la IGV Srl a oggi ha accumulato circa 32 mila euro di arretrati, l'amministratore del condominio ha dovuto avviare un'azione legale, che come detto ha già ottenuto una sentenza favorevole del Tribunale nizzardo. Finora, però, non è successo nulla nonostante alle assemblee condominiali il padre, Adriano Buffon (che prima si presentava accompagnato da un amministratore immobiliare, poi uscito di scena, e oggi arriva con un avvocato), abbia più volte assicurato che era interesse di tutti, e soprattutto loro visto che vogliono vendere, sistemare la questione. Noi comproprietari siamo stati fin troppo pazienti, abbiamo sempre creduto che i Buffon avrebbero ottemperato al loro debito. Ma siamo stati letteralmente presi in giro. E adesso oltre il danno anche la beffa: è come se avessimo pagato noi quasi una settimana delle dorate vacanze di Gigi e Ilaria. Proprio non possiamo continuare a ingoiare e pagare, così ci vedremo costretti a passare a maniere diverse, utilizzando probabilmente l'opportunità concessa anche dalla legge francese di ipotecare il bene del comproprietario moroso e mandarlo all'asta. Sei piccoli davidi contro il Golia Buffon. di Gianluca Marchi