Cerca
Cerca
+

Movimento Cinque Stelle, un altro strappo: Currò dice sì a Renzi e se ne va

Nicoletta Orlandi Posti
  • a
  • a
  • a

In un crescendo di accuse, che allineano la critica all'Euro, una linea populista, assenza di democrazia interna, si consuma l'ennesimo strappo in casa M5S, con il deputato Tommaso Currò che demolisce la linea del suo movimento, annuncia il suo voto a favore della mozione sulla politica estera di Matteo Renzi e, infine, la sua uscita dal gruppo 5 Stelle. «Condivido il tentativo di rinnovamento della classe dirigente e intendo partecipare attivamente alla moralizzazione della politica», dice fra l'altro Currò mentre appare chiaro, frase dopo frase, che quel 'Gruppo 5 Stelle' che la regia aggiunge alla sua immagine, come tradizione per le dirette dall'Aula della Camera, è sempre più una contraddizione in termini. «Rivendico il diritto di rappresentare il territorio in cui eletto sono eletto, in questo ostacolato dal mio movimento più che da altri», denuncia ancora Currò che chiude dichiarando che «non ci sono più le condizioni per la mia permanenza in questo gruppo». «Io ho fatto un'apertura ed è stata capita», ha commentato Matteo Renzi lasciando l'aula della Camera. L'endorsement - Quello di Currò in Aula è suonato come un vero e proprio endorsement a Renzi, nonché un 'j'accusè contro il M5S. "C'è chi intende migliorare le regole per l'Europa e chi fa alleanze con la destra di Farage". "Con il 25% del consenso - ha proseguito dovevamo contribuire a far sì che l'Italia constrastasse la crisi, ma abbiamo utilizzato l'alibi del 51% per una condotta del tutto omissiva. Condivido il tentativo di rinnovamento della maggioranza. Nel comunicare il mio voto favorevole alla risoluzione - conclude - annuncio la mia uscita dolorosa dal Movimento 5 stelle non più evitabile". L'ira pentastellata - "Essere pugnalati alle spalle, in silenzio, ed in maniera subdola, da un 'collega' è veramente dura...". Parola del deputato M5S Angelo Tofalo che affida a Facebook la sua valutazione sull'ormai ex compagno M5S che "eletto da attivisti del M5S, fa la sua dichiarazione in aula di fuoriuscita dal gruppo e parte l'applauso di scherno da parte di tutta l'aula!". "Currò - accusa Tofalo - non è stato capace di dire queste parole nella nostra assemblea settimanale ma ha preferito farlo in aula all'insaputa di tutti! Chissà - ipotizza - forse Renzi ed i suoi lo sapevano... Accetto ogni critica da dentro e da fuori ma questo 'omnicchio' avrebbe dovuto dimettersi immediatamente invece - incalza - da domani si terrà tutto lo stipendio parlamentare! Certi traditori meglio perderli che trovarli! Andiamo avanti che c'è tanto da lavorare e un Paese da riprogettare!".

Dai blog