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Il retroscena di Signorini: "Renzi mi chiese di rivedere la sua lettera a Berlusconi"

Eliana Giusto
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Rivela un clamoroso retroscena Alfonso Signorini durante l'intervista di Daria Bignardi a le Invasioni barbariche andato in onda ieri sera, mercoledì 21 gennaio su La7. Il direttore di Chi parla del suo libro e di quella volta che Matteo Renzi lo chiamò per chiedergli di rileggere la lettera che aveva appena scritto a Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio voleva sapere da Signorini - considerato il suo legame di amicizia con il Cavaliere - se poteva andare bene o se doveva essere più convincente. Il direttore di Chi racconta quindi alla Bignardi che dopo aver attentamente letto la missiva lo ha richiamato per dirgli cosa ne pensava. Dopodiché non ha più saputo nulla. Né se il premier abbia seguito i suoi consigli, né se la lettera sia stata mai recapitata... Questo aneddoto Signorini lo ha messo anche nella sua biografia. "Non è stato molto carino pubblicarla", osserva la Bignardi. E Signorini, candidamente, ammette: "No è vero. Sono stato spudoratissimo".  Il cagnolino - E con spudoratezza Signorini afferma che "Dudù è gay, ne sono certo". Il cagnolino di Berlusconi e Francesca Pascale sarebbe omosessuale. Del resto, ironizza il direttore di Chi, "non può che essere gay un cane che frequenta la casa del Cavaliere. Con tutto quel via vai...". Pugnette e sesso - Tornando alla sua giovinezza, Signorini parla anche dei primi approcci al sesso: "La mia prima fascinazione è stata Rita Hayworth in Gilda. Era da un po' che sentivo i miei compagni parlare di pugnette. Le ho anche cercate sull'Enciclopedia Conoscere, ma niente. Così, davanti alla tv, incominciai a dare dei pugni proprio lì, finché non accadde qualcosa. Tutto nella norma ovviamente, ma lì per lì credevo di stare per morire. Il bello è che ho continuato per altri sei, sette mesi, convinto che si facesse proprio così". E conferma Signorini il famoso rapporto sessuale con Valeria Marini: "Si, c'è stata una grande passione erotica consumata, consumatissima. Ma credo che lei non se ne sia neanche accorta. Questione di pochi istanti, a quei tempi non sono mai stato un campione di grandi durate".

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