Luisella Costamagna contro Benedetto Della Vedova: "Da Pannella a Berlusconi, da Fini a Monti e ora... Sembri una rana"
Una rana, che salta non da un tronco all'altro ma da una poltrona all'altra. Luisella Costamagna prende di mira un esempio di "trasformismo italico" di questi giorni, l'ex montiano Benedetto Della Vedova. "Lei è sconosciuto ai più, nonostante sia in politica addirittura dal 1994 - esordisce con una punta di veleno l'ex inviata di Michele Santoro, nella sua lettera aperta pubblicata dal Fatto quotidiano - . Come mai? Credo che la ragione stia nel fatto che lei ricorda il principio di indeterminazione di Heisenberg, secondo il quale - in soldoni - non è possibile conoscere in assoluto una particella, perché non appena la osservi questa si modifica". E giù con la biografia politica di Della Vedova, "veloce come un positrone al Cern" nel passare da un partito all'altro. Radicale e pannelliano di ferro, con un passaggio da candidato alle elezioni della Lega per il Parlamento del Nord a metà Anni 90, quindi fondatore dei Riformatori Liberali, poi Casa delle libertà, Forza Italia, Popolo delle libertà. Quindi finiano in Futuro e libertà e poi Mario Monti, con cui nel 2013 è l'unico eletto per Fli. "Il prossimo salto sarà dunque nel Pd? Eh no, ha detto lei tutto d'un pezzo mentre Scelta civica perdeva i pezzi", è il commento della Costamagna -. Per coerenza si esprimerà nel congresso (che per numero di partecipanti si terrà in un guardaroba), ma ritiene conclusa la sua esperienza in Scelta civica". "Caro Della Vedova - conclude la Costamagna -, lei è passato da Pannella a Berlusconi a Fini a Monti a Renzi, e praticamente le mancano solo Sel, M5S, Volkspartei e pensionati per fare en plein. Cosa intende esattamente per coerenza? Io nel suo percorso politico più che una linea retta vedo uno zig zag: un po' come quello della rana del videogame Frogger, che doveva attraversare il fiume saltando sui tronchi d'albero. Nel suo caso, va da sé, sono poltrone".