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Bombardare in Europa, la soluzione estrema di Luttwak: "Dove radere tutto al suolo"

Andrea Tempestini
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Altre parole incendiarie, pronunciate da Edward Luttwak a La Zanzara su Radio 24. Dopo Bruxelles, si parla di Isis e terrorismo, e il politologo non esita a individuare nell'islam il problema: “L'Isis non esiste, esiste lo Stato islamico, cioè l'Islam che è una religione che mobilita, una religione che porta all'estremismo. Lo Stato islamico aderisce alle regole dell'Islam, non sono una banda di criminali, ma persone che seguono le indicazioni dell'Islam”. Dunque l'attacco del politologo si sposta direttamente sul profeta: "Prendete l'Iran, dove un uomo può sposare una bambina di sette anni e avere rapporti sessuali a nove anni. Vogliono copiare l'uomo perfetto, Maometto, che ha fatto la stessa cosa. E anche la legge saudita permette di sposarsi a sette anni e stuprare, pardon, avere rapporti sessuali come il Profeta, a nove anni”. Ma è quando si parla della strategia offensiva, della possibilità di bombardare lo Stato islamico, che Luttwak estrae dal cilindro la più pirotecnica delle proposte: "Bombardare lo Stato islamico? “No, quella è una ideologia. Si può risparmiare carburante e soldi, non andare fino in Mesopotamia. Si può bombardare Molenbeek". Insomma, per il politologo sarebbe il caso di bombardare il ghetto di Bruxelles, la tana dei terroristi islamici in Europa. "Evidentemente - riprende - questi funzionari europei che passano le giornate a regolare le dimensioni del tappo delle bottiglie non si sono accorti che si stava preparando un campo armato davanti ai loro uffici”, conclude.

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