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Il cattivissimo direttore del Giornale "stregato" dalla First Lady Gina

Alessandro Sallusti e Gianna Fregonara

Il racconto su Gianna Fregonara, la moglie del premier incaricato, detta la "first sciura"

Nicoletta Orlandi Posti
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  "Brava Gina, non ci deludi mai". Con queste parole Alessandro Sallusti chiude il suo racconto dedicata a Gianna Fregonara, la nuova first "sciura". Lady Letta, giornalista del Corriere, era negli anni Novanta una "sottoposta" di Sallusti che all'epoca era capo della cronaca di Milano del quotidiano di via Solferino. Gina, così l'aveva soprannominata il direttore del Giornale, ne esce come una giornalista di razza che grazie a lui è uscita dal pantano del precariato ma soprattutto ha incontrato l'amore della sua vita: Enrico. "Gina l'avevo trovata sepolta e dimenticata con contratto precario nella redazione hinterland. Dei colleghi che la conoscevano me l'avevano segnalata: dagli un occhio non te ne pentirai. Così feci e la affiancai a Elisabetta Soglio, strappata ad  Avvenire". "Le due", continua Sallusti sul Giornale, "sveglie e intelligenti si presero, cosa rara tra donne e fu la loro fortuna. Non c'era notizia o pettegolezzo che sfuggissero al duo, gli altri giornali impazzivano per i buchi quotidiani".  Il direttore continua parlando del caratterino della first lady. "Strano tipo la Gina. Una bellezza volutamente non esibita, una ambizione celata per potersi fare largo e senza attirare l'invidia e l'ostilità di una redazione sospettosa come era quella del Corriere. Insomma, una vera paracula piemontese. Ma brava, molto brava, tanto che nonostante le sue precauzioni attirò troppe attenzioni. Dai vertici della Lega, che non ne sopportavano l'indipendenza e mi perseguitavano per fargli cambiare incarico".  Il racconto di Sallusti prosegue con il suo tentativo di spostarla a Roma, per il bene del giornale. Ma il tentativo fallì. Così, per aggirare il veto, con una scusa o l'altra lui la spediva per qualche servizio nella Capitale. "Tornava sempre con la notizia giusta e si aprì anche lì la strada con le sue capacità. Anni dopo non tornò più, aveva trovato la notizia del fidanzato giusto. Tale Enrico Letta. E dopo non poca sofferenza, come nelle favole, vissero felici e contenti e con tre figli. Brava Gina, non ci deludi mai".   

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