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Borromeo del "Fatto" scivola sul "tram tram" della vita quotidiana

Beatrice intervista Cavalli e ne riporta le parole in modo sbagliato. Strafalcione? No, soltanto un lapsus...

Michele Chicco
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Ma come scrive la contessina Beatrice Borromeo? Nella chicchissima intervista a Roberto Cavalli, sul Fatto Quotidiano, pare proprio che abbia preso una "tramvata" (giusto per citarla). Nell'introduzione che la Borromeo scrive per presentare ai lettori lo stilista toscano, lei sottolinea che Cavalli, dopo anni di passerelle e minigonne, non vuole più parlare di moda. "Per me, ormai - dice lo stilista -, è diventato il solito tram tram". Il lettore s'interroga: che roba è, questo "tram tram"? Già, perché fino a prova contraria il ritmo di vita, noioso e monotono, si chiama tran-tran. Freudiano - Cavalli parla, vero, ma è lei che scrive: probabile che il suo sia stato un semplice lapsus freudiano. Sì, perché quando qualcosa è scolpita nella mente è difficile farla andar via: quanti proletarissimi tram avrà preso la contessina nella sua vita? I mezzi pubblici, si sa, sono il modo migliore per inquinare il meno possibile. Forse la Borromeo, in prima linea nella battaglia per salvare l'umanità, avrà nel prortafogli un ticket speciale che le permette di andare a Monaco, dal fidanzatino Pierre Casiraghi, direttamente in tram. E forse la coppia dal sangue blu, quando viaggia per castelli, lo fa proprio su un (fantomatico) tram. Santorina - Forse la contessina Borromeo prendeva tanti tram quando lavorava con il duo, politicamente correttissimo, Santoro-Travaglio. Impossibile pensare che andasse in redazione guidando una Vespa come Nanni Moretti: macché, ci andava in tram. E se davvero l'aristopenna del Fatto Quotidiano ama i mezzi pubblici e i vari "tram tram", potrebbe proporsi come testimoinal dell'Atac, l'azienda dei trasporti pubblici romana. Che ha i conti in rosso: la Borromeo sarebbe la persona giusta per rilanciarne il buon nome. Potrebbe risollverare l'azienda, farla correre velocemente (sulle rotaie, ovvio). E, perché no, cambiando lavoro e interessi uscirebbe dal "solito tram tram" della vita di tutti i giorni.

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