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Il delirio di Michelle Bonev: "La Pascale è lesbica, è stata con me"

Dopo le parole di Barbara Guerra arrivano quelle dell'attrice bulgara. Nel mirino c'è sempre la fidanzata di Silvio

Ignazio Stagno
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Il tiro alla Pascale. Dopo Barbara Guerra adesso tocca a Michelle Bonev attaccare la fidanzata di Silvio Berlusconi. Un'operazione a base di fango per screditare Francesca. Così la Bonev, l'attrice bulgara amica della Pascale e anche di Silvio che pubblica un post velenosissimo con tanto di foto di Dudù con gli occhiali da sole, e Francesca Pascale e Nicole Minetti insieme. La Bonev sul suo blog ne scrive di tutti i colori. Insulti e frasi pesantissime per rovinare l'immagine della Pascale. L'accusa - Secondo la Bonev "la storia d'amore tra Francesca Pascale e Silvio Berlusconi" è "una grande messinscena, perché Francesca è lesbica, ed io sono stata molto più che una sua amica. Silvio ha deciso di annunciare il fidanzamento pubblico con Francesca soltanto per continuare a divertirsi con lei e con le sue amiche, e non essere giudicato male dalla società. Pensava di aver fatto bene i conti, ma si è ritrovato con una fidanzata autoritaria e senza scrupoli. Più volte mi ha chiesto, infatti, di portarla via da Arcore perché diceva che era una cattiva persona e lo ricattava. Questa è soltanto una delle tante falsità in cui mi sono costretta a vivere. Ma io non voglio più vivere nella falsità". "Ho paura" - Parole, queste, che la Bonev sottolinea con un appello finale a tratti delirante: "Sono consapevole che le mie rivelazioni saranno scomode a qualcuno; che cercheranno di fermarmi, screditarmi, forse di uccidermi... Ma voglio che tutti sappiano che non mi è rimasto altro che la verità, ed è solo questa che voglio condividere con voi nei prossimi giorni. La verità ci renderà liberi".  La querela - Così dopo aver letto le parole della Bonev, Francesca Pascale ha deciso di querelarla: "In relazione alle dichiarazioni apparse sul blog di Michelle Bonev, la signora Francesca Pascale - si legge in una nota inviata dal suo avvocato, Paola Rubini – agirà in tutte le sedi giudiziarie per vedere riconosciuta la totale infondatezza e la diffamatorietà delle stesse”.

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