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Matteo Renzi prende una multa e toh, che caso: la telefonata al sindaco: "Non mi devi..."

Cristina Agostini
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Nel libro dell'ex sindaco di San Miniato, Angelo Frosini (Pd) Frazioni e Sezioni (ed. La Conchiglia di Santiago) c'è un capitolo dedicato a Matteo Renzi e alla vicenda di una multa di cui il Fatto quotidiano riporta alcuni passaggi. "Nel pomeriggio del primo sabato di febbraio del 2007 ero da solo in Comune a leggere le mail di cittadini che, numerose, erano arrivate negli ultimi giorni. Il mio lavoro fu interrotto da una telefonata di Daniel, responsabile della comunicazione nel gabinetto del sindaco: È uscita un' agenzia Ansa in cui Renzi, il presidente della Provincia di Firenze, spara a zero contro il Comune di San Miniato perché i nostri vigili continuano a fare multe, a suo dire illegittimamente, sulla Firenze-Pisa-Livorno" scrive Frosini. Leggi anche: "Visto Renzi? Questo non...". Occhio alla sua faccia da Fazio. Il "dettaglio" con cui ha umiliato gli italiani / Guarda Che spiega: "Sapevo bene che qualche giorno prima era stato sottoscritto un accordo tra la Provincia di Firenze e tutti i Comuni interessati secondo il quale l'amministrazione provinciale prendeva in carico la manutenzione dell'intera strada di grande comunicazione e, insieme, il controllo sulla velocità dei veicoli, "quell'accordo sarebbe divenuto attuativo non prima di un mese". A quel punto "chiamai subito Matteo Renzi, sul cellulare: Mi spieghi, Matteo, perché hai fatto questa uscita sulla stampa? Non era il caso di chiamarmi, prima di sparare a zero? Perché state continuando a fare multe e non siete più legittimati a farne. Era alterato e infastidito. Io continuai a mantenere la calma: Ti faccio notare che, secondo il protocollo d' intesa sottoscritto, la provincia di Firenze avrebbe installato, non prima di un mese, gli autovelox fissi, ma che fino ad allora sarebbe stato legittimo che i Comuni (vedi comunicato del tuo ufficio stampa del 31 gennaio 2007) continuassero la loro lotta contro l' alta velocità lungo la superstrada. Renzi, che non era ben informato, non sapeva più come rispondermi. Dopo una breve pausa, del tutto inusuale per lui, riprese a parlare in modo concitato: Dovete smetterla di considerare gli automobilisti dei polli da spennare. E comunque, siccome sto andando due giorni fuori per una breve vacanza, non ho tempo da perdere con te e non mi devi rompere".   Chiesi, come facevo solitamente, ai vigili urbani quante multe avessero comminato sabato 2 febbraio. Mi risposero: "Tre, una di queste al presidente della Provincia di Firenze. A quel punto capii i veri motivi della dichiarazione all' Ansa e della maleducata risposta alla mia telefonata". 

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